Stop motori termici. Pichetto: "L'elettrico via maestra, ma non nel 2035"

Stop motori termici. Pichetto: "L'elettrico via maestra, ma non nel 2035"
Il ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, si è espresso sul bando al motore termico inizialmente fissato dall'Europa al 2035
21 marzo 2023

Il ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha espresso il suo parere sulla questione 2035 al #FORUMautomotive in corso a Milano. Pichetto risulta scettico sulla data finale del bando e sottolinea le alternative, a "breve" termine, all'elettrico: "Il nostro obiettivo è la decarbonizzazione, ma decidere adesso quale sia l'unica maniera per perseguirla è limitante. Un'alternativa è l'utilizzo di biocarburanti, e-fuel e anche dell'idrogeno". Oppure il nucleare di ultima generazione, gli "small reactor di cui fino a pochi anni fa non si parlava ed ora sono il futuro di quel settore".

Il ministro ha ricordato che tra un anno ci saranno le elezioni europee e che questo, condizionerà sicuramente il dibattito perché "se da un lato ogni Paese cerca di portare avanti le proprie istanze, dall'altro ci sono equilibri politici che via via stanno cambiando proprio in vista di quella data". I rappresentanti della filiera automotive hanno poi interrogato il ministro sui risvolti della transizione, sollevando temi come il costo ancora elevato dei veicoli elettrici, delle strategie per produrre la quantità di energia necessaria per alimentare tutti i veicoli a batteria, il "pericolo delle aziende cinesi" di introduzione sul mercato di auto importate a discapito di quelle prodotte in Europa e, non ultima, la ricaduta sociale della conversione tecnologica.

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"Abbiamo un sistema produttivo con diverse centinaia di migliaia di lavoratori complessivi , che deve essere accompagnato, e un sistema distributivo che dovrà essere totalmente reimpostato. Stupisce fra l'altro - ha sottolineato il ministro - la retromarcia espressa da Frans Timmermans rispetto al futuro solo elettrico".

Secondo Pichetto servono eco-incentivi più efficaci. L'obiettivo iniziale è "togliere dalle strade i veicoli euro 0-1-2". E propone una modifica della fiscalità dell'auto aziendale "attraverso un allineamento a quello che avviene in Europa sul fronte della detraibilità dell'IVA delle flotte che possono dare un contributo significativo alla decarbonizzazione". "Entro il 2030 - ha concluso Pichetto - puntiamo a una produzione da rinnovabili pari a due terzi del nostro fabbisogno".

E voi siete d'accordo con il ministro?

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