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La strada statale 340 Regina è una delle più amate dai motociclisti (ma anche dai ciclisti) del Nord Italia a causa della bellezza del percorso, ricco di curve, e del paesaggio circostante. La SS340 si sviluppa nella provincia di Como, seguendo il tracciato dell'Antica Via Regina, pur modificato. Costeggia la riva occidentale del lago da Como a Menaggio, toccando diverse località turistiche famose nel mondo (Cernobbio, Laglio, Comacina ecc).
L’ingegnere Carlo Sidoli (sua la rubrica Filosofia della Tecnica su Moto.it) ci ha segnalato la presenza su diversi tratti della Statale Regina di guard rail in legno (con anima in ferro). Abbiamo approfondito la questione, perché questo tipo di barriera, dopo un urto importante con un veicolo, non si deforma, ma si spezza, lasciando in vista pericolosissime schegge di legno che si protendono come lame sulla strada.
I guard rail in legno sono disposti lungo ampi tratti della SS 340: in ingresso a Menaggio sud, sulle diramazioni di ingresso e uscita (altezza di via Diaz 74), a Sassoldo (KM 4), a Santa Maria di Rezzonico, prima della galleria Sassorancio.
Sono solo alcuni esempi. Lungo gran parte dei tratti lo stato del guard rail è buono: non è scheggiato, l'anima interna di metallo non è visibile. Mancano del tutto invece in curva le protezioni inferiori dei pali metallici di sostegno, fondamentali per la sicurezza di chi va su due ruote.
In altri - ed è qui ovviamente che va la nostra attenzione - ci sono pericolose schegge, che possono creare danni tremendi ai ciclisti e ai motociclisti in particolare. Le foto realizzate da Carlo Sidoli dimostrano tutta la pericolosità di questo manufatto, quando la manutenzione non viene fatta.
Tra poche settimane, con l’arrivo della primavera, i motociclisti torneranno a frequentare le sponde del Lago di Como. Per questo ci siamo mossi con gli organi competenti, come si suole dire, per arrivare alla soluzione del problema. Abbiamo parlato in primis con l'ufficio tecnico del Comune di Menaggio, che ci ha spiegato come la posa dei guard rail in legno sia stata eseguita (o appaltata) da ANAS.
All’Azienda Nazionale Autonoma delle Strade abbiamo quindi domandato come e quando saranno sostituiti i guard rail danneggiati. E, cosa secondo noi più importante, se verranno impiegati ancora questi in legno e per quale motivazione.
L’ufficio che cura le relazioni esterne dell’ANAS ci ha risposto dettagliatamente, spiegando che le barriere in legno sono state posizionate sulla SS340 e 340dir a partire dal 2009 tenendo conto dell'alto valore paesaggistico e turistico di queste strade.
Secondo l’ente le barriere sono in buone condizioni e non presentano criticità che possano indurre danni agli utenti (affermazione che ovviamente non ci trova concordi).
ANAS riconosce poi la necessità di mettere in sicurezza diversi tratti della statale. Ed è questo ciò conta; dichiara infatti che “solo la barriera posizionata tra le gallerie denominate "Gaeta" e "Sassoarancio" presenta la fascia inferiore incidentata. Per tale tratto l’Anas ha ordinato all'impresa appaltatrice, che si occupa di effettuare gli interventi di ripristino in caso di incidenti, di sostituire con la massima urgenza la fascia incidentata. Si ritiene che entro la fine di febbraio 2015 la barriera possa essere ripristinata. Per quanto attiene le barriere posizionate sulle rampe di svincolo tra le gallerie "Loveno" e "Nobiallo", verranno sostituite compatibilmente con le risorse finanziarie dell’Anas entro il 2015; al riguardo è in corso la stima dell'intervento. Infine, gli impianti di barriere di sicurezza esistenti, sull'asse principale, saranno ripristinati con la medesima tipologia di barriere (Legno-Acciaio)”.
Un primo risultato è stato quindi raggiunto: l’ente che cura la manutenzione della SS340 provvederà con urgenza alla sistemazione delle barriere deteriorate tra le gallerie Gaeta e Sassoarancio.
Ci auguriamo però che si trovino in tempi rapidi anche le risorse per ripristinare i guard rail sulle rampe di svincolo tra le gallerie Loveno e Nobiallo. La sicurezza degli utenti più deboli – così il Codice della Strada definisce chi va su due ruote – non può attendere.
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