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Già, la crisi non perdona, e la Spagna ne è una delle vittime più illustri. Tant’è che la Suzuki Motor Corporation ha dolorosamente deciso di chiudere lo stabilimento produttivo annesso alla sede dell’importatore Suzuki Motor España S.A. di Gijon, nelle Asturie.
L’attività di fabbricazione di moto e scooter, iniziata nel 2001 con la Marauder 250, seguita l’anno successivo dai Burgman 125 e 150 (ora 200) e, più avanti, anche del “ruote alte” Sixteen 125 e 150, terminerà alla fine di marzo 2013. Una decisione conseguente, secondo quanto riportano i media spagnoli, ad una perdita ammontante a ben 30 milioni di euro accumulati negli ultimi quattro anni, corrispondente ad un calo di ben il 70% sul mercato europeo.
Una serrata certamente dolorosa e che parrebbe irreversibile, e che è stata definita “nefasta” dal consigliere per l’Economia e il Lavoro Graciano Torre, che naturalmente sta pensando ad eventuali alternative in merito. Al momento, pare che solo 20 delle 193 persone che lavorano nello stabilimento asturiano, la chiusura non precluderà comunque l’attività d’importazione di modelli di media e grossa cilindrata costruiti nel sud-est asiatico da parte di Suzuki Motor España, mentre ancora non è noto dove verranno costruiti i modelli Suzuki costruiti a Gijon.