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C'è tutto un genere di moto nato proprio così, come questa Suzuki GSX-R ViRus. Il nome fa un po' impressione, di questi tempi, ma d'altra parte la concessionaria svizzera che ha realizzato questa special non poteva certo immaginarsi cosa sarebbe successo in questo periodo. L'idea di base, dicevamo, è di quelle già note e collaudate: prendere una sportiva, metterle un bel manubrio largo e rivederne la vestizione.
Sono nate così, fra fine anni 80 e inizio 90, le streetfighter. Gli appassionati nordeuropei apprezzavano le doti motoristiche e ciclistiche delle sportive dell'epoca, un po' meno la scomodità congenita della posizione pensata per l'uso in pista. E allora è stato tutto un fiorire di kit per montare manubri larghi sulle piastre di Suzuki GSX-R, Yamaha FZR, Honda CBR e chi più ne ha più ne metta.
Il più delle volte, la pratica richiedeva anche qualche modifica al cupolino (banalmente, per evitare che la rotazione del manubrio lo mandasse in frantumi...) e anche qui si è visto di tutto: dagli scudi frontali di scooter riadattati a improbabili telaietti per spostare in avanti il cupolino originale. I più pragmatici si sono fatti una ragione della difficoltà intrinseca, hanno deciso che il gioco non valeva la candela, e hanno semplicemente creato piccoli cupolini con dentro il gruppo ottico originale o i due classici poliellissoidali.
Non c'è quindi nulla di realmente nuovo in questa Suzuki GSX-R1000 trasformata in naked/streetfighter, non fosse che, vista la raffica di novità di quest'anno, viene da pensare come ad Hamamatsu nella categoria abbiano ancora la GSX-S. Gran moto, per carità: la base della leggendaria GSX-R K5 è favolosa per una naked sportiva, ma se si vuole esagerare, oggi, e andare a competere con le case europee (e almeno una giapponese...) fra le hypernaked, serve qualcosa di più.
E allora perché non pensare che questa ViRus non possa essere un progetto papabile per un percorso simile a quello della Katana? Una special ben realizzata che non sconvolge la base tecnica del modello da cui deriva - in questo caso c'è addirittura il gruppo ottico originale, avvolto da un cupolino di diverso design - con qualche modifica: un bel manubrio largo, uno scarico Akrapovic e qualche aggiustamento alle sospensioni, e il progetto sarebbe già pronto. Lo stile si potrebbe rivedere facilmente. Insomma, perché no?
Suzuki
C.so Fratelli Kennedy, 12
10070 Robassomero
(TO) - Italia
011 9213711
https://moto.suzuki.it/
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