Suzuki GSX-R 1000R Kardesign: un desiderio per il 2022?

Nel frattempo, Kardesign ha pensato bene, qualche settimana fa, di cimentarsi nell'elaborazione tecnica e grafica di una possibile Suzuki GSX-R 1000R 2022, che peraltro - a parte qualche dettaglio - potrebbe non essere lontanissima dalla proposta che Suzuki farà debuttare (auspicabilmente) il prossimo autunno.

Iniziamo dal frontale, che mantiene l'andamento dell'attuale ma con prese d'aria allargate per meglio alimentare il quattro cilindri in linea - si vedono i condotti dell'airbox subito sopra il taglio laterale della carenatura - e una firma ottica ancora più personale, con le unità LED più spinte sui lati del cupolino ad integrare a quel che sembra i lampeggiatori, replicati peraltro sul dorso degli specchietti.

Le sospensioni resterebbero le Showa BFF/BFRC già in uso sulla GSX-R 1000R, mentre sinceramente a noi piacerebbe molto vedere il ritorno (sono di fatto sparite dal segmento con la dismissione della Ninja ZX-10R LE) delle unità semiattive EERA. La soluzione però cambia comunque al posteriore, dove il monoammortizzatore si sposterebbe, nelle intenzioni del designer, dalla posizione centrale a quella disassata con una sistemazione... di derivazione Ducati Panigale.

Ci piace il codino che "scende", citazione della leggendaria GSX-R 750 del 1996 (nota anche come "SRAD", dall'acronimo che caratterizzava l'airbox pressurizzato e che campeggiava in bella vista appunto sul codone) mentre ci piace molto meno il fatto che, al netto di una paratia anticalore, Kardesign abbia scelto di mantenere il massiccio silenziatore allo scarico, uno dei dettagli più criticati sulla supersportiva Suzuki. Immancabili, infine, le alette aerodinamiche che ci sembrano discrete e quindi belle ma troppo poco... evocative della soluzione utilizzata sulla GSX-RR schierata in MotoGP con Rins e Mir.

Appuntamento all'autunno (o giù di lì) per vedere come sarà realmente...