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È qualche tempo che girano voci sul possibile ritorno della Suzuki Hayabusa, a cui per la verità non avevamo dato troppo credito per il relativo anacronismo che avrebbe costituito un modello del genere al giorno d'oggi. E invece, complici un paio di brevetti depositati dalla Casa di Hamamatsu e scovati dai colleghi di Bikesocial, ci stiamo ricredendo: la dismissione del modello, con ogni probabilità, è stata una semplice rinuncia al passaggio all'Euro-4 (ben sapendo che la normativa sarebbe durata solo 4 anni) per lavorare direttamente in prospettiva Euro-5.
I due brevetti non sono nulla di sconvolgente, soprattutto in questo periodo di aerodinamica attiva, ma proprio per questo motivo sono sintomatici di un modello destinato alla produzione. Uno è relativo alla coppa dell'olio, ridisegnata per ridurre i problemi di pescaggio della pompa quando la moto è soggetta a forti accelerazioni o decelerazioni; il secondo invece consiste in un canister che assorbe le emissioni inquinanti derivanti dai vapori benzina.
Nessuno di questi due brevetti è evidentemente legato indissolubilmente a una Suzuki Hayabusa, ma i disegni tecnici - soprattutto la vista superiore - sembrerebbero puntare decisamente a questo tipo di modello. Anche se, lo ricordiamo, spesso le soluzioni oggetto di brevetto vengono rappresentate su modelli completamente diversi da quelli su cui poi vedranno la luce.