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Tommaso Benvenuti (responsabile commerciale di Suzuki Italia) descrive a Nico Cereghini le principali novità portate a Milano dalla Casa giapponese.
Partiamo dalla naked che aggiunge una “S” a quel GSX che da sempre identifica i quadricilindrici con distribuzione plurivalvole della Casa di Hamamatsu: con la stessa denominazione nacque infatti nel 1981 una moto fondamentale come la Katana – GSX1100S, appunto.Suzuki torna alle origini con la GSX-S 1000. C'è anche la versione carenata GSX-S1000F.
A un anno di distanza dalla V-Strom 1000, Suzuki si rinnova la sorella minore 650 che segue lo stile estetico della maxi ma con una maggior connotazione avventuroso/turistica. Nella V-Stron 650 XT è evidente infatti l’influenza della sorella maggiore nel “becco” sotto il doppio faro che integra le prese d’aria dell’aspirazione, sovrastate però qui da un gruppo ottico (immutato) disposto orizzontalmente invece che verticalmente come sulla 1000. Altra importante variazione sta nei cerchi a raggi in alluminio.
Giusto per smentire chi sostiene come la MotoGP non sia un valido mezzo promozionale per la vendita delle sportive di serie a causa del legame troppo labile fra moto di serie e prototipi, Suzuki presenta un’inedita GSX-R 1000 dotata di ABS e proposta con livrea replica MotoGP.
La proposta scooter che la Casa di Hamamatsu presenta qui al salone è l'Address 110, non ha nulla in comune con l’Address del passato, vocazione cittadina a parte: se infatti resta uno scooter agile e sbarazzino per destreggiarsi nel traffico metropolitano, la tipologia a ruota alta e l’inedito propulsore a quattro tempi denotano un modello completamente nuovo.
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