Suzuki turbo: vicina alla produzione?

Suzuki turbo: vicina alla produzione?
Un brevetto depositato dimostra che il progetto è vivo e vegeto
11 novembre 2019

Forse ci siamo, o quantomeno si inizia ad intravedere la luce in fondo al tunnel. La storia del motore sovralimentato Suzuki è iniziata ben sei anni fa, quando al Salone di Tokyo 2013 la Casa di Hamamatsu ha presentato il concept Recursion. Da allora se ne è saputo poco o nulla: la rivista Young Machine, due anni dopo, ha dato per certo l'arrivo di un modello stradale, sulla scorta di una serie di brevetti che hanno iniziato ad apparire.

Da un paio d'anni, però, le novità sono arrivate con il contagocce, tanto da lasciar sospettare che Suzuki potesse aver abbandonato il progetto. Fortunatamente non è così: i colleghi di Bikesocial hanno "beccato" un nuovo brevetto che dimostra chiaramente come il lavoro prosegua.

 

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Il brevetto è relativo al posizionamento delle componenti - del packaging, come si usa dire, con un catalizzatore ora posizionato molto in alto nel percorso dello scarico, e differenti posizionamenti e dimensionamenti per i radiatori, come si evince dalla vista frontale. I due radiatori lasciano spazio fra sé per permettere al flusso d'aria di raffreddare direttamente il turbocompressore (identificato con il numero 3), soluzione che potrebbe trovare controparte nella scelta di un telaio misto traliccio/piastre, visibile nel primo brevetto, che dovrebbe permettere una miglior circolazione dell'aria.

Da sottolinare come non sia affatto infrequente, però, l'utilizzo di dettagli di contorno lontanissimi dalla realtà per sviare l'attenzione o per pura semplicità, quindi il telaio potrebbe risultare alla fine completamente diverso. Quello che ci basta sapere è che il lavoro di Suzuki prosegua, e che la GSX 700T (nome che spunta con una certa frequenza a proposito della versione stradale del concept Recursion, anche se ci piace pensare a una GSX-R 700T) potrebbe diventare presto realtà.