Suzuki: un brevetto per un nuovo motore bicilindrico parallelo

Suzuki: un brevetto per un nuovo motore bicilindrico parallelo
Pubblicati in rete alcuni disegni di brevetto per una ipotetica nuova piattaforma di modelli dotati del bicilindrico parallelo che Suzuki starebbe sviluppando da qualche anno
8 ottobre 2021

Forse l'ultima Casa a “piegarsi” al bicilindrico parallelo per una media o grossa cilindrata: Suzuki sembra progredire nel suo progetto di bicilindrico a cilindri affiancati di media cilindrata (una 250 bicilindrica parallela era in listino fino a non molti anni fa) dopo che richieste di brevetto appartenenti al futuro – probabile ma non certo motore di 700 cc che ha già fatto capolino in passato sotto le spoglie emozionanti del concept Recursion presentato nell'ormai lontano 2013 e dotato di sovralimentazione: il bicilindrico parallelo corredato di turbina aveva una cilindrata prossima ai 600 cc e una potenza stimata di 100 cavalli ma sopratutto emozionava il passato di Suzuki che era già riuscita a traslare un concept come la B-King nella produzione di serie senza violentarne troppo l'audacia stilistica e la muscolosa dotazione, risultando in una moto ancora oggi ricercata e apprezzata; tanta lucida follia ha rinforzato le speranze di vedere un'ipotetica Suzuki Turbo 600, prima o poi, nelle concessionarie, complice anche aver visto nel 2015 il motore XE7 corredato di Turbo e Intercooler. Questo progetto sembra stia andando avanti, affiancato dal fratello aspirato il cui sviluppo prosegue, come mostrano i disegni  trovati presso l'ufficio brevetti giapponese e pubblicati dai nostri colleghi di Cycle World.

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XE7
XE7

La foto mostra quella che sembra una vera e propria piattaforma che potrebbe essere utilizzata sia per modelli stradali (stile SV, ma chi scrive vede in filigrana anche il nome Inazuma...), che Scrambler e, chiaramente, V-Strom e Adventure, ma nulla vieterebbe di utilizzare lo stesso motore anche per una piccola sportiva come Aprilia e Yamaha hanno già fatto recentemente. Il motore viene così alloggiato in un telaio che pone un ampio airbox sotto la sella mentre resterebbe molto spazio libero per il serbatoio e l'elettronica.

 

La scelta di un motore a cilindri paralleli è diventata quasi obbligata al momento di progettare una piattaforma di modelli di media cilindrata e – auspicabilmente – larghi volumi produttivi; i bicilindrici paralleli sono generalmente meno complessi da produrre rispetto ai V2 e l'architettura è più versatile: consentono una disposizione più facile di scarichi, corpi farfallati e filtri oltre a poter vincere facilmente il confronto sul peso e quindi, se non si è alla ricerca di performance peculiari, sono vantaggiosi sotto l'aspetto dell'economia produttiva. Un'opportuna fasatura degli scoppi (a 270°) dona loro un carattere – e un sound - molto vicino ai motori a V di 90°, come è l'attuale SV 650 Euro 5 e come era sia il “vecchio” (ma piuttosto raffinato nella sua ultima evoluzione) SV 1000, che il 1050 attualmente in dotazione alla V-Strom 1050. È dunque comprensibilissimo che Suzuki voglia entrare sul mercato con una proposta che potrebbe essere la base per una nuova famiglia di modelli Euro 5.

Fonte: Cycle World