Le Mans (Francia) - La 24 Ore di Le Mans è il palcoscenico scelto dalla Suzuki per presentare due importanti novità della prossima stagione: il Burgman 200 e la maxi enduro V-Strom 1000. La mitica gara di endurance francese non è certo un caso, qui la Casa giapponese si è imposta 12 volte negli ultimi 30 anni con il leggendario team SERT.
A tre ore dal via (purtroppo sfortunato per la GSX-R in gara, caduta nel corso del terzo giro) è iniziata la conferenza stampa di lancio delle moto. La V-Strom 1000 è stata la grande protagonista, a lei spetta infatti il compito di riportare in alto il brand Suzuki tra le maxi enduro.
Ispirata alla DR BIG del 1988
I progettisti giapponesi si sono ispirati alla imponente DR-Z che corse la Dakar nel 1988 e da cui derivò la prima DR BIG. Ecco spiegato il grande serbatoio da 20 litri e il becco anteriore, corto e largo (diverso tanto per capirci subito da quello della BMW GS).
La V-Strom 1000 ABS è chiamata a prendere il posto che fu della V-Strom 1000 presentata nel 2002 e rinnovata nel 2007. Si affiancherà quindi alla sorellina V-Strom 650 profondamente rivista nel 2012, che ancora oggi vanta la leadership europea nel mercato delle enduro stradali con cilindrata fino a 800 cc.
Finalmente Suzuki ha deciso di tornare a investire nella famiglia delle endurone, che sino a oggi le ha portato la bellezza di 194.500 clienti nel mondo (per la sola gamma V-Strom).
In Giappone hanno lavorato sugli aspetti che la clientela della precedente versione ha indicato al fine di migliorare l'agilità nel misto e la trattabilità del motore ai bassi regimi, di ridurre il peso e i consumi.
Un progetto tutto nuovo
Il risultato è una moto tutta nuova, a partire dal motore. Cresce la cilindrata (da 996 a 1037 cc grazie all'alesaggio portato a 100 mm, invariata la corsa di 66 mm), i cavalli sono ora 100 a 8.000 giri (prima 96 a 7.600), la coppia sale a 103 Nm a soli 4.000 giri (prima 101 a 6.400). Scende il peso, che oggi fa della V-Strom 1000 una delle maxi più leggere (a livello di KTM Adventure 1190 e Ducati Multistrada, per fare esempi immediati): pesa 228 kg col pieno di 20 litri e tutti i liquidi (pesava prima 236 kg).
Il bicilindrico a L di 90 gradi è tutto nuovo e grazie agli attriti minori e alla nuova gestione elettronica consuma il 16% in meno. E' dichiarata una media di 20,9 km/l (contro i 18 km/l del modello 2007).
Anche il raffreddamento è più efficiente e ha permesso di eliminare il radiatore dell'olio. Rivista pure la frizione idraulica, ora con antisaltellamento, mentre al cambio è riservata una sesta marcia più lunga. Lo scarico singolo ospita il catalizzatore.
Ad Akira Kyuji (general manager di Suzuki in America e Oceania) abbiamo chiesto perché hanno scelto di limitare la potenza a 100 cavalli. Ecco la sua risposta di forte buon senso, chissà che altri non lo seguano: "Per viaggiare su strada 100 cavalli bastano e avanzano. Quello che fa davvero la differenza è la coppia ai bassi e medi regimi, e con la nostra V-Strom 1000 ABS crediamo di avere trovato il miglior funzionamento tra le maxi enduro. La potenza agli alti è poi più che sufficiente".
Più sicura con ABS e TCS di serie
La V-Strom 1000 ABS offre di serie l'ABS Bosch che sfrutta pinze Tokico ad attacco radiale con 4 pistoncini e dischi da 310 mm (dietro c'è un disco da 260 mm).
Sempre di serie c'è l'inedito controllo di trazione TCS, che è escludibile o settabile su due livelli (1 più permissivo, 2 con controllo più immediato dello slittamento). L'ABS, come da prassi nipponica in materia, non può essere escluso. I cerchi sono in lega a 10 razze (da 19" davanti e 17 dietro, con pneumatici Bridgestone).
La forcella è una Kayaba a steli rovesciati da 43 mm completamente regolabile; il mono ammortizzatore ha la regolazione dell'estensione e del precarico col pomello remoto (20 click).
Confermato lo schema del telaio, ancora a doppio trave in alluminio, ma più rigido del 33% e leggero del 13%. Il forcellone, sempre in alluminio, è più lungo e porta l'interasse a 1.555 mm (1.535 prima).
Dotazione e prezzo
La V-Strom 1000 ABS si presenta ben rifinita e molto compatta nelle dimensioni. La dotazione di serie è completa. Oltre ad ABS e TCS, c'è il parabrezza regolabile (nell'angolo di apertura e nell'altezza). Un cenno merita anche la strumentazione, che impiega un quadrante analogico per i giri del motore e uno digitale per la velocità; l'altro display digitale offre tutte le informazioni utili in viaggio (consumi, marcia inserita, 2 trip, temperatura esterna). Optional troviamo le 3 borse studiate apposta per lei, con attacchi integrati nella moto. I colori disponibili sono 4: nero, bianco, rosso e kaki.
Il prezzo sarà comunicato all'EICMA, ma possiamo anticiparvi sin d'ora che in Francia costerà tra i 12 e i 13.000 euro.