SVALVOLATI ON THE ROAD

SVALVOLATI ON THE ROAD, dal 20 aprile le Harley Davidson di nuovo protagoniste al cinema
17 aprile 2007
Immaginate di fare un viaggio che potrebbe trasformare la vostra vita in una sfrenata avventura… Nella briosa commedia SVALVOLATI ON THE ROAD, alcune delle maggiori stelle di Hollywood - Tim Allen, il due volte candidato all’Oscar® John Travolta, Martin Lawrence e il candidato all’Oscar® William H. Macy - interpretano il ruolo di quattro amici che decidono di mandare su di giri la loro monotona esistenza cittadina con un ultimo sfrenato viaggio in moto attraverso il paese. Prendendosi finalmente un’agognata pausa dal lavoro e dalle responsabilità, i quattro non vedono l’ora di provare l’emozione delle lunghe strade vuote di fronte a loro. Non sanno però che il viaggio gli riserverà molte sorprese. Coinvolti loro malgrado in una rivalità con la pericolosa banda Del Fuegos e costretti ad affrontare delicati segreti, gli amici scopriranno che partire per un viaggio senza meta può portare in luoghi completamente inaspettati. Touchstone Pictures presenta SVALVOLATI ON THE ROAD, un film interpretato da Tim Allen, John Travolta, Martin Lawrence e William H. Macy. Fanno parte del cast Ray Liotta e Marisa Tomei. SVALVOLATI ON THE ROAD è diretto da Walt Becker. UOMINI E MOTORI: LA STORIA Ai tempi di “Easy Rider”, il periodo d’oro delle Harley, partire in moto senza una destinazione precisa era considerata la massima espressione di libertà e rivolta contro gli schemi tradizionali. Oggi la situazione è abbastanza mutata, perché in genere il centauro medio è un abitante della città che va a farsi un giro fuori durante il fine settimana. I cosiddetti “guerrieri del weekend” sono appunto quelli che il venerdì saltano sulle loro Harley sperando di ritrovare una scintilla di quello spirito ribelle sepolto sotto le responsabilità familiari e lavorative. Ma che succede se quattro normali cittadini accendono i motori rombanti, indossano i completi di pelle, inforcano le moto scintillanti e partono per l’ignoto, disposti ad affrontare qualsiasi situazione insolita possa capitare loro? È stata appunto questa domanda, con tutto il suo potenziale comico, a ispirare allo sceneggiatore Brad Copeland l’idea di base per SVALVOLATI ON THE ROAD. La storia ha preso forma quando Copeland ha cominciato a interessarsi alla nuova subcultura degli uomini in giacca e cravatta che lavorano in ufficio durante la settimana per poi trasformarsi in harleyisti fasciati di pelle durante il weekend. “Ho pensato: ‘Perché nessuno fa un film sui centauri del fine settimana?’ ”, spiega Copeland. “Ero affascinato da questa gente che conduce una normale esistenza da impiegato e nel tempo libero cerca di lasciarsi tutto alle spalle esplorando i grandi spazi aperti in moto. Mi sembrava un ottimo punto di partenza per un’avventura divertente”. Elaborando la sceneggiatura, Copeland ha dato vita a quattro personaggi di Cincinnati, pieni di manie eppure irresistibili, che hanno in comune la sensazione di essere prigionieri della loro vita e la passione per la Harley: Doug (Allen), un dentista affetto da un senso di inferiorità così grande da presentarsi a tutti come dottore; Woody (Travolta), il “ragazzo d’oro” del gruppo, un uomo d’affari ricco e carismatico all’apparenza pienamente realizzato ma che in realtà nasconde preoccupazioni serie; Bobby (Lawrence), marito angariato e idraulico insoddisfatto che si è preso un anno sabbatico per mettersi a scrivere ma senza successo; e Dudley (Macy), uno scapolo incallito con la mania dell’informatica che ha un talento naturale per cacciarsi sempre in situazioni imbarazzanti. Spiega Copeland: “Questi uomini conducono per tutta la settimana una vita da impiegati di città, ma la domenica indossano i loro completi di pelle e si incontrano nel ritrovo per harleysti per atteggiarsi a grandi motociclisti. Poi un bel giorno si guardano in faccia e si dicono: ‘Ma perché non partiamo sul serio?’ ’”. Da questa idea di base si sono sviluppate rapidamente infinite situazioni esilaranti e paradossali, da cui sono emersi tuttavia alcuni lati insospettabili dei protagonisti. In fin dei conti, anche chi è intrappolato in un’esistenza di routine può vivere un’avventura travolgente che manda all’aria tutte le prospettive: secondo Copeland, è proprio questo concetto ad aver reso appassionante la storia di SVALVOLATI ON THE ROAD. Spiega lo sceneggiatore: “Credo che nessuno abbia voglia di sentirsi troppo al sicuro nella vita. Questi ragazzi amano il loro lavoro, le loro mogli e i loro figli, ma intuiscono anche che hanno bisogno di fare qualche follia, di andare a briglia sciolta e di uscire dagli schemi, non fosse altro che per pochi giorni. Vogliono provare sensazioni nuove ma non hanno idea di dove il loro viaggio li porterà, geograficamente ed emotivamente”. MANGIANDO LA POLVERE: IL CAST ALLE PRESE CON HARLEY… E TORI INFURIATI Prima di poter realizzare la storia di SVALVOLATI ON THE ROAD, era necessario che il cast imparasse a guidare le rombanti moto cromate di cui i protagonisti del film sono tanto innamorati. Portare una Harley, però, non si impara in cinque minuti e comporta un grande rischio: come tutti i motociclisti esperti sanno, infatti, la possibilità di una caduta è del cento per cento. A complicare ulteriormente le cose, i quattro grandi attori del film partivano da livelli completamente diversi: John Travolta è un motociclista esperto che conosce benissimo le Harley, Tim Allen aveva portato solo moto sportive, mentre Bill Macy era alle prime armi e Martin Lawrence non era mai salito su una moto in vita sua! Per uniformare le prestazioni, i filmmaker hanno chiesto al coordinatore degli stunt Jack Gill di organizzare un periodo di addestramento nella fase di preproduzione. Gli attori hanno cominciato a esercitarsi con le “dirt bike” per poi passare alle Harley, utilizzando le strade tortuose di Malibu Canyon come terreno di prova. Tim Allen ammette di essere finito in terra imparando a piegare in curva. “Con le auto so fin dove posso arrivare mentre non ho una grande esperienza di moto, e in un paio di occasioni ho sperimentato sulla mia pelle che quando cominci ad andare veloce e cerchi di frenare non si fermano subito”, ricorda ridendo. Aggiunge Bill Macy: “Sono moto grosse e quando pieghi troppo neanche Schwarzenegger riuscirebbe a riportarle in posizione”. Nonostante ciò, il neofita Macy ha scoperto rapidamente, come i suoi compagni di cast, perché tanti uomini sviluppano una passione sfrenata per le Harley. “Sono moto massicce ma che emozione ti danno… Solo chi le ha portate può capire il senso di libertà che trasmettono. Ti fanno sentire fuori dagli schemi, completamente selvaggio. Sono ineguagliabili: rappresentano una specie di via di fuga legale che non fa male alla salute e ti fa divertire da matti”, racconta con tono entusiastico. “Me ne sono proprio innamorato. Mi dispiace solo di non aver inserito nel contratto una clausola per tenermi la mia! ”. Se Allen, Travolta e Lawrence hanno potuto scegliersi la moto che avrebbero portato nel film, Macy ha dovuto accettare una Sportster perché serviva a definire ulteriormente il carattere del suo personaggio. “Bisogna amare le Harley per capire lo scherzo, ma io avevo una Sportster, che è considerata una moto da donna. La mia era una 1.200 di cilindrata, e se ci sono ragazze che la portano non le vorrei conoscere”, assicura ridendo. I realizzatori hanno anche ingaggiato motociclisti veri per istruire il cast sul loro stile di vita e spiegare perché prima erano temuti da tutti i ribelli americani mentre oggi sono idolatrati. Quando la produzione si è spostata nel New Mexico, il cast si è ulteriormente immerso nella cultura dei centauri fasciati di pelle, soprattutto dopo che 1300 motociclisti convinti e vestiti di tutto punto si sono presentati per essere scelti come comparse. A un certo punto delle riprese, sul set c’erano circa 100 moto che rombavano simultaneamente. I patiti riconosceranno l’ampia gamma di esemplari usati, tre dei quali molto speciali, prestati alla produzione dai veterani Paul Teutul Sr., e Paul Teutul Jr., i protagonisti della celebre serie “Orange County Chopper” che hanno preso parte al film con un cammeo. Afferma Teutul Jr.: “Sono le cosiddette moto della ‘vecchia scuola'. Quella che porta Ray Liotta l’abbiamo costruita un sacco di tempo fa, si chiama Greeny. Quella che si vede nel bar Byker’s Island di Cincinnati, invece, è una Sunshine 1974 arancione ed è stata la prima Harley personalizzata da mio padre. Poi c’è un altro ‘chopper’ truccato, un Paul 2. Sono moto con un aspetto molto retrò”.
Naviga su Moto.it senza pubblicità
1 euro al mese

Argomenti