Svelata la nuova Royal Enfield Bear 650 [GALLERY]

Svelata la nuova Royal Enfield Bear 650 [GALLERY]
In attesa della prova completa, per ora sotto embargo, ecco le caratteristiche della nuova scrambler di casa Royal. Derivata dalla INT 650, trova con autorevolezza la sua collocazione nel proprio segmento. Ecco come è fatta
28 ottobre 2024

Dopo la Interceptor 650, passando per Super Meteor 650 e Shot Gun 650, con cui condivide seppur con alcune differenze la base motoristica, Royal Enfield riempie un'altra casella della propria gamma e presenta lei, la Bear 650. Una moto scrambler di grande carattere e carisma, grazie anche alla diretta ispirazione storica da cui deriva, ovvero l'epica vittoria della Big Bear Run del febbraio 1960 di Eddie Mulder in sella ad una Royal Enfield 500

Come è fatta

La linea della Bear 650 mette in evidenza la piacevole silhouette di una moto molto ben equilibrata nelle forme e nei volumi. Bella la linea orizzontale che si forma tra il telaio e il serbatoio da 13,7 litri disegnato con lo stile delle classiche scrambler e flat track degli anni ‘60 e già utilizzato sulla Interceptor 650. Sulla Bear 650 compare la tipica tabella porta numero, tonda, sui fianchetti della moto. Non male anche il design dei gruppi ottici, totalmente a led e molto belle le verniciature e le cromature. Tutto lascia trasparire una attenzione del dettaglio accurata e profonda; nel complesso c’è ordine e pulizia. Non è affatto male anche l’impianto di scarico, nero opaco, totalmente inedito, dal profilo moderatamente rialzato e dotato di due para-calore traforati in perfetto stile classico.

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La base tecnica di partenza è la Interceptor 650, la modern classic di Royal Enfield che sfrutta il bicilindrico parallelo raffreddato ad aria/olio utilizzato anche su Super Meteor e Shotgun 650, ma che, in questa versione conquista un po' di coppia in più. Ma andiamo per ordine, le differenze rispetto alla INT 650 non sono poche e sono di sostanza. Su tutto, le ruote: anteriore da 19” e posteriore da 17” (per la INT sono entrambe da 18”) naturalmente a raggi e dotate di gomme mediamente tassellate. Il telaio è in tubi di acciaio a doppia culla e, rispetto alla INT650, la parte posteriore vede un archetto a sostegno della sella differente, dotato di un angolo di piega verso l’alto e capace di dare uno slancio del design generale della moto. Le sospensioni vedono lavorare all’anteriore una forcella Showa USD con steli da 43mm con funzione separata per i freni idraulici, che però non sono regolabili. L’escursione dell’anteriore si ferma a 130mm, dietro il doppio ammortizzatore regala alla ruota posteriore 115mm di escursione e c’è la possibilità di regolare il precarico delle molle con la classica ghiera dentata. La moto è tutta più alta, la luce a terra è di 184mm, invece dei 174mm della Interceptor e la Bear è anche più lunga, alla ricerca della migliore resa e stabilità anche in fuoristrada. L’interasse è quindi pari a 1460mm (1398mm per la INT), una differenza che deriva da forcella e diametro della ruota anteriore differenti e quindi un differente valore di avancorsa.

L’impianto freni vede un singolo disco anteriore da 320mm con pinza flottante a due pistoncini paralleli; dietro, un disco da 270mm e pinza a singolo pistoncino. Interessante notare che la Bear 650 offre la possibilità di disinserire l’ABS della sola ruota posteriore attraverso un semplice tasto sul blocchetto destro dei comandi sul manubrio.

Il motore è il bicilindrico frontemarcia raffreddato a aria/olio capace di 47,4cv a 7.150giri e una coppia massima di 56,5Nm a 5.150giri. Il cambio è a 6 rapporti. Se per la potenza massima non ci sono differenze con il bicilindrico della INT650 e quindi la moto è perfettamente rivolta anche ai patentati A2, il valore di coppia di 56,5Nm supera la prestazione di 52Nm della sorella Interceptor. Quest’aspetto mette in luce il buon lavoro di ottimizzazione di questo propulsore messo in atto dai tecnici di Royal Enfield che, anche attraverso il nuovo impianto di scarico, sono riusciti a trovare la miglior resa di questo motore.

Le dotazioni sono relative al cruscotto da 4”, di forma circolare, TFT a colori già utilizzato a bordo dell’ultima Royal Enfield Hymalaian 450. Dotato di connettività completa con il proprio smartphone, consente la navigazione cartografica Google Maps a pieno schermo oltre che, naturalmente il controllo dei media. Sotto di esso la presa USB-C per la ricarica di telefonino o qualsiasi altro dispositivo. C’è poi la possibilità di disinserire l’ABS della sola ruota posteriore per favorire l'utilizzo della moto in fuoristrada.

Per la prova completa della nuova Royal Enfield Bear 650 occorre attendere la scadenza dell'embargo fissato al 5 novrembe prossimo. Solo allora scoprirete sensazioni di guida e i prezzi delle tre versioni disponili in Italia di questa nuova scrambler firmata Royal Enfield! 

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