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Yamaha FZ8 e FAZER 8 sono state presentate dalla Casa giapponese alla fiera Motodays 2010 di Roma. I due modelli completano una famiglia che ha già due versioni note al pubblico italiano: FZ1 ed FZ6, apprezzate anche nelle versioni "da viaggio" Fazer. La stirpe FZ si arricchisce di una nuova motorizzazione intermedia, capace di accontentare lo smanettone, così come il mototurista. Senza mettere in imbarazzo il pilota con prestazioni esasperate.
Seguendo le orme delle Fazer 600, vendute in ben 250.000 unità dal 1998, FZ8 e FAZER 8 hanno un design essenziale e sportivo, primo di inutili orpelli. Al primo esame le finiture appaiono di buon livello e si nota immediatamente l'abbandono dello scarico doppio sotto-codone (tipico della motorizzazione di 600 cc); sulla nuova 800 è stato scelto il leggero silenziatore basso (con due fori di uscita), che alleggerisce la vista posteriore della moto.
La stirpe FZ si arricchisce di una nuova motorizzazione intermedia, capace di accontentare lo smanettone, così come il mototurista. Senza mettere in imbarazzo il pilota con prestazioni esasperate
FZ8 e FAZER 8 sono state progettate intorno al nuovo motore da 779 cc. Grazie al telaio pressofuso in alluminio, al forcellone e all’interasse compatto, le moto si presentano agili e leggere (poco più di 190 kg il peso a secco), mentre il motore eroga una potenza di tutto rispetto (106,2 cavalli a 10.000 giri/min).
Motore quadricilindrico da 779 cc
Per arrivare al massimo in termini di erogazione di coppia e potenza, Yamaha ha pensato alla via di mezzo. Le due categorie, 600 cc e 1.000 cc, sono state dettate dai regolamenti delle competizioni, più che dalle esigenze dei motociclisti. Molti utenti trovano le supersportive da 600 cc poco adatte alla guida su strada, mentre pensano che le superbike da un litro siano troppo impegnative.
Il motore da 779 cc scelto da Yamaha rappresenta l’equilibrio ideale tra l’erogazione facile di una 600 e la coppia presente sin dai bassi regimi dei motori da un litro.
L’alimentazione su FZ8 e FAZER 8 è supportata dall’elettronica, con farfalla secondaria a gestione elettronica che si unisce a quella principale per garantire un controllo ulteriore sul volume d’aria in aspirazione. I cilindri hanno un rapporto alesaggio/corsa 68,0 mm x 53,6 mm. I dati sul numero dei giri del motore e l’apertura della farfalla sono processati in tempo reale da una centralina che aziona un servomotore dedicato al controllo delle farfalle secondarie, per ottimizzare l’efficienza volumetrica in tutti i regimi di giri. Un altro fattore che esalta l’elasticità del motore è l’airbox da 7,8 litri, dove i condotti dell’aria hanno due diverse lunghezze: i cilindri 1 e 4 hanno collettori da 125 mm e i cilindri 2 e 3 da 150 mm, per un’erogazione di coppia ideale e costante in tutto l’arco di erogazione.
La potenza massima è di 106,2 CV (78,1 kW) a 10.000 g/min, e la coppia massima è di 82,0 Nm a 8.000 g/min.
Il motore è conforme alle normative Euro 3 sulle emissioni, grazie alla marmitta corta montata sul fianco e allo scarico 4 in 2 in 1 con convertitore catalitico a nido d’ape posizionato al punto d’intersezione dei collettori. Un sensore dell’ossigeno fornisce informazioni in tempo reale alla centralina, per regolare istante per istante la miscela aria/carburante.
Yamaha
Via Tinelli 67/69
20050 Gerno di Lesmo
(MI) - Italia
848 580 569
https://www.yamaha-motor.eu/it/it/
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