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Dopo trent'anni di assenza ritornano in produzione le moto SWM. Presentata all'ultima Eicma, la gamma si articolerà entro l'anno in sette modelli da 300 a 650 cc, tutti monocilindrici e con impostazione on-off, scrambler e supermotard. Durante l'ultima Valli Bergamasche le moto sono state esposte al pubblico degli appassionati, ma è con il taglio del nastro davanti alla linea di montaggio mercoledì 8 luglio che è stato dato il via alla produzione, grazie al modello RS 650 R.
All'inaugurazione della produzione erano presenti le maestranze, una sessantina al momento, alcune delle quali avevano già lavorato in questo stabilimento quando si qui producevano le Husqvarna, l'ingegner Ampelio Macchi – progettista con un lungo trascorso nel settore e CEO della SWM –, il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni e il direttore generale Mr. Zhong in rappresentanza della Shineray Group. Ovvero l'importante azienda cinese - guidata da Daxing Gong - che ha finanziato l'operazione e che è impegnata nella fabbricazione di moto stradali, da fuoristrada e ATV che sono esportati in 86 Paesi. Fra gli intervenuti all'inaugurazione produttiva anche gli ex piloti Gualtiero Brissoni, Pierluigi Rottigni, Pietro Gagni e Andrea Marinoni che con le SWM del passato hanno corso e vinto nella Regolarità, Sei Giorni compresa.
Dopo il debutto della RS 650 R, Il programma di produzione prevede a fine luglio l’uscita della SM 650 R e a fine settembre i modelli RS 300 R, RS 500 R e SM 500 R, e da metà ottobre le classiche Silver Vase 440 e Gran Milano 440. Obiettivo produttivo per il 2015: tra 2.500 e 3.000 moto. Le concessionarie italiane sono al momento oltre una ventina, una dozzina gli importatori in Europa.
La RS 650 R è una on-off con richiami adventure che punta sulla qualità ciclistica, sulla leggerezza e la potenza del suo monocilindrico bialbero. Va in vendita a 6.400 euro franco fabbrica.