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Ryan Villopoto e la sua Kawasaki conquistano il terzo titolo iridato (la serie ha validità mondiale FIM, ndr) AMA Supercross consecutivo dopo una lotta a tre durata un’intera gara. Villopoto, con la nona vittoria stagionale (trentatreesima della carriera) si è aggiudicato la corona con una prova d’anticipo. La 250 è andata a Jason Anderson, che ha firmato la sua prima vittoria in una gara decisamente imprevedibile.
L’Holeshot della 450SX è andato a Dungey, con Villopoto poco staccato che ha passato il pilota KTM dopo pochissimi metri impostando un ritmo insostenibile che gli ha fruttato presto oltre due secondi di vantaggio. Millsaps ha affiancato Dungey al secondo giro, passandolo e puntando Villopoto. I due sono riusciti a ricucire lo strappo poco dopo metà gara, trovandosi tutti e tre racchiusi nell’arco di un secondo. Millsaps ha provato in tutte le maniere a passare in testa, ma Villopoto ha retto bene la pressione e ha gestito bene le fasi di doppiaggio conquistando il suo terzo titolo con un acuto.
“E’ quasi surreale” ha dichiarato il campione, che ha uguagliato il suo personale di nove vittorie stagionali. “E’ stata una gara folle, e la pista era davvero tecnica – bastava un piccolo errore per perdere la gara. Io e il team abbiamo iniziato la stagione abbastanza male, ma siamo rimasti uniti, abbiamo superato un sacco di ostacoli e ne siamo usciti vincitori!”
Villopoto diventa così il quinto pilota nella storia del Supercross a vincere tre titoli andando ad aggiungere il suo nome a Bob Hannah, Jeff Stanton, Jeremy McGrath e Ricky Carmichael. Dei cinque, solo Hannah, McGrath e Carmichael hanno però vinto i tre titoli consecutivamente.
Millsaps ha recuperato bene una partenza che lo vedeva fuori dalla top 5 finendo secondo davanti a Dungey, posizioni che i due occupano in campionato ma con soli tre punti di scarto ed una prova – la finale di Las Vegas – da disputare il prossimo weekend.
La categoria cadetta ha visto Osborne aggiudicarsi l’Holeshot seguito da Tomac ed Anderson, che fra primo e secondo giro ha passato i primi due prendendo la testa della gara. Mentre Anderson allungava, Tomac ha iniziato a perdere posizioni fino alla nona, forse vittima della “paura di vincere”: con la mancata qualifica di Roczen, Eli aveva la possibilità di sferrare un colpo mortale all’avversario e presentarsi in testa alla finale.
Alla fine Anderson ha vinto con oltre cinque secondi di vantaggio dopo una gara tutta in testa. “E’ follia pura! Gli ultimi cinque giri davanti sono stati durissimi – e sono ancora sbalordito per la vittoria. Il team mi ha assistito fin dalla prima gara, e ripagarli con una vittoria è incredibile. Qui vado sempre bene – non so perché, ma mi piace!”
Secondo e terzo hanno chiuso rispettivamente Seely e Davalos, mentre Tomac si è ripreso dalle difficoltà rimontando fino alla sesta posizione. Roczen si presentava alla vigilia con un vantaggio su Tomac di 20 punti, mentre ora solo cinque punti separano i due rivali in attesa della finalissima di Las Vegas.
1 - Ryan Villopoto - KAW
2 - Davi Millsaps - SUZ
3 - Ryan Dungey - KTM
4 – Trey Canard – HON
5 - Justin Barcia - HON
6 – Justin Brayton – YAM
7 – Josh Hill – SUZ
8 - Andrew Short - KTM
9 – Weston Peick – SUZ
10 – Chad Reed – HON
1 - Ryan Villopoto - 346
2 - Davi Millsaps - 318
3 - Ryan Dungey - 315
4 - Justin Barcia - 261
5 - Chad Reed - 224
6 - Trey Canard - 220
7 - Andrew Short - 202
8 - Justin Brayton - 177
9 - James Stewart - 174
10 - Broc Tickle - 165
1 - Jason Anderson - SUZ
2 - Cole Seely - HON
3 - Martin Davalos - KAW
4 – Malcolm Stewart – KTM
5 – Christian Craig – HON
6 - Eli Tomac - HON
7 - Ryan Sipes - SUZ
8 - Tyla Rattray - KAW
9 - Joey Savatgy - KTM
10 – Travis Baker – YAM
Foto: Supercross.com