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Il documento dell’Osservatorio per la Giustizia Civile del Tribunale di Milano, senza modificare nel merito i parametri, indica quindi le nuove cifre, calcolate attraverso la rivalutazione dei valori monetari secondo gli indici ISTAT costo-vita al 1 gennaio 2024, con un aumento del 16,2268% rispetto a quelle del nel 2021.
Le Tabelle di Milano rappresentano uno strumento determinante per liquidare, sulla base di modelli e parametri uniformi, i danni non patrimoniali alla persona derivanti da lesione fisica o morte e conseguenti a un fatto illecito. Rientrano tra questi il danno biologico, il danno morale e il danno ai parenti della vittima deceduta o sopravvissuta con gravi menomazioni.
Nelle sentenze n. 12408/11 e la 38077/21 la Corte di Cassazione ha stabilito la centralità delle Tabelle milanesi, stabilendo che i valori di riferimento per la liquidazione del danno alla persona adottati dal Tribunale di Milano
costituiranno d’ora innanzi, per la giurisprudenza di questa Corte, il valore da ritenersi equo, e cioè quello in grado di garantire la parità di trattamento e da applicare in tutti i casi in cui la fattispecie concreta non presenti circostanze idonee ad aumentarne o ridurne l’entità.
L’aggiornamento dei valori tabellari, quindi, rappresenta un adeguamento atteso e fondamentale per ottenere risarcimenti equi e adeguati a costo della vita e potere d’acquisto attuali.
Come abbiamo visto, l’ultimo aggiornamento delle Tabelle milanesi prevede una rivalutazione dei valori sulla base degli indici ISTAT, corrispondente a un aumento del 16,2268% rispetto alla versione precedente. Per facilitare l’applicazione pratica, le cifre sono arrotondate all’euro più vicino.
Per comprendere l’entità della variazione, basta considerare che il punto base per il danno biologico (l’1% di danno biologico per un soggetto di un anno di età senza danno morale o personalizzazione) passa da € 1.198,76 a € 1.393,28.
La SIMLA (Società Italiana di Medicina Legale e delle Assicurazioni) ha fornito due esempi pratici per vedere in concreto la portata degli aumenti. Il primo è quello di un soggetto di 40 anni con danno morale medio, senza personalizzazione la liquidazione: il risarcimento calcolato sulla base delle tabelle del 2021 sarebbe stato pari a 107.641€. Oggi, invece, è pari a 148.419€. Il secondo è quello della morte di un figlio unico di 22 anni, convivente con una madre di 50 anni con stretti e comprovati legami: in questo caso, si passa da 323.040€ a 375.456€.
Nel documento integrale sono indicati tutti i valori aggiornati per la liquidazione del danno non patrimoniale e la “Tabella per la capitalizzazione anticipata di una rendita (con allegati”).
Cliccando sul link è possibile consultare e scaricare il file con le tabelle complete.