Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su [email protected]
Ancora un contrattempo al via dei servizi di sharing per i monopattini elettrici a Milano. Il brusco stop è dovuto a un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale da parte di Lime, società statunitense esclusa dal servizio per presunte irregolarità nella procedura di raccolta delle manifestazioni d'interesse a fronte del bando. La raccolta è stata effettuata infatti dalla giunta milanese in base all'ordine temporale di presentazione della documentazione richiesta (aggiudicando il servizio a Helbiz, Bit e Wind) criterio che secondo il TAR, "non garantisce l'interesse pubblico e quello dell'utenza di poter beneficiare del miglior servizio possibile".
Ancora uno stop, quindi, per uno dei servizi su cui il Comune di Milano ha puntato maggiormente come offerta di mobilità alternativa a seguito della crisi legata al COVID-19. La Giunta milanese si è rivolta all'Avvocatura di Stato per ottenere una valutazione sulla sentenza, in ottica di presentazione di un controricorso. Non è ancora chiaro cosa succederà nelle more del procedimento, anche se appare probabile un terzo stop per i servizi di sharing dei monopattini.
Il primo blocco è stato effettuato direttamente dal Comune, per attendere una precisa disciplina sull'impiego dei mezzi. A gennaio, un secondo stop al momento della presentazione del ricorso imposto dal TAR stesso, e oggi, appunto, questa terza fermata che blocca al palo i 2.250 monopattini gestiti dai tre operatori autorizzati in dicembre, oltre agli altri 3.500 che sono stati aggiunti con la seconda "tornata" di maggio, in corrispondenza dell'entrata nella Fase-2.