La FMI scende in campo per difendere il fuoristrada

La FMI scende in campo per difendere il fuoristrada
Gestione, difesa e valorizzazione dell'attività fuoristradistica in Piemonte. Questi gli argomenti trattati nella Conferenza sul Fuoristrada a cura del Comitato Regionale FMI Piemonte
22 settembre 2010

Punti chiave

 La Federmoto si schiera a difesa del fuoristrada in Piemonte


Si è svolta a Torino, di fronte a circa 100 persone, una Conferenza sul Fuoristrada, a cura del Comitato Regionale FMI Piemonte, con l’intervento dei rappresentanti della “Task Force Fuoristrada” allestita dalla FMI per affrontare i problemi connessi alla disputa delle gare e all’attività fuoristrada in Regione.

Marco Marcellino, rappresentante del Gruppo federale, ha illustrato il lavoro che la Task Force sta compiendo, le strategie operative, le difficoltà incontrate.
L’avvocato Paolo Turci è intervenuto sulla situazione creatasi lo scorso inverno in Piemonte, affrontando l’argomento sotto numerosi aspetti, compreso il rischio di immagine negativa trasmessa dalla stampa, riguardo chi usa la moto in fuoristrada.
Giulio Romei ha spiegato gli studi in corso sull’incidenza del transito sul territorio ed il lavoro svolto nel motoalpinismo, che si allargherà anche all’enduro. Vittorio Angela, Presidente del Comitato, ha specificato che la Legge Regionale 40 è uno strumento importante per organizzare manifestazioni, mentre ritiene troppo “ghettizzanti” i soli eventuali percorsi autorizzati, che ”ingabbierebbero” l’attività.
Numerosi gli interventi del pubblico, dettati da esperienza personale, esigenze, desideri, costi da affrontare per organizzare manifestazioni.

Offroad: una risorsa per il territorio e per le industrie motociclistiche


Mariella Gimondo, che lavora in Regione Piemonte e fa parte del Comitato Regionale FMI, ha ricordato come l’attività fuoristrada produca sul territorio una importante ricaduta positiva, turistica ed economica (chi arriva spende per mangiare, dormire, acquistare benzina e così via. E magari torna, se si è trovato bene).
Vezzani, in rappresentanza di Betamotor, ha spiegato che Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria e Lombardia valgono circa il 35% del mercato italiano.
E’ dunque assolutamente necessario affrontare al meglio i problemi che minacciano il fuoristrada, se non altro per un semplice fatto di sopravvivenza delle Aziende.
Tra le domande, anche quella su eventuali costi, per un’Amministrazione pubblica, per dedicare un’area ad esempio al trial. Un investimento forse in perdita (dal punto di vista economico), perché difficilmente gli “ingressi” pagati dai praticanti ripagherebbero le spese iniziali e quelle di gestione. Ma un’azione molto importante dal punto di vista sociale, potendo offrire agli appassionati una preziosa opportunità di praticare attività sportiva.

A fine incontro, Marco Marcellino ha sottolineato quanto sarà importante che tutti agiscano seguendo un unico filo logico, per essere concreti verso la controparte politica. Con l’obiettivo comune di arrivare ad una bozza condivisa, da presentare in Regione Piemonte, a modifica degli strumenti che oggi impediscono la normale attività. Una proposta per evitare anche che i motociclisti in fuoristrada siano considerati “fuorilegge”: ad esempio dotandoli di appositi tesserini, oppure registrando le targhe delle moto autorizzate a frequentare determinate zone. Ugualmente importante che ogni Moto Club si faccia parte attiva sul territorio, monitorando eventuali proposte dalla base e/o decisioni degli Enti Locali e collaborando con le Amministrazioni, per evitare che la situazione possa sfuggire di mano.
 

 

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