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Due le tappe, Pomposa e Trento. Due gli incidenti, entrambi spettacolari. La nostra avventura al CNV Moto Asi, nel campionato Ohvale 160 Agonisti, con i colori del Team AKM Versilia-Moto.it, è iniziata con il botto, come si suol dire. Due cadute, frutto dello stile di guida "suicide" di un altro pilota. Sempre lo stesso, per due gare di fila. Se lo avessimo fatto apposta, non ci saremmo riusciti. Da Pomposa siamo rientrati con la moto spezzata in due; dalla gara di Trento con un collare da cervicale nuovo fiammante, un casco Xlite spaccato e un forcellone storto.
Impossibie quindi non arrivare alla terza prova di Campionato un po' malconci nel fisico, non certo nello spirito. Per i pronostici mi affido quindi alla cabala.
La grande e festante carovana del Campionato Nazionale di Velocità Moto Asi è così arrivata su suolo friulano, in quel di Precenicco (Ud) in un afoso week-end di giugno. Ad attenderci, una pista medio-veloce con scarse vie di fuga ma con infrastutture di pretigio. Ad accoglierci l'organizzazione capitanata da Roberto Pighin, che da sempre si contraddistingue per passione, impegno e professionalità.
Fin dalle prove libere del venerdi qualcosa di inaspettato in noi è successo. Nei primi due appuntamenti i più grossi problemi riscontrati sono stati quelli di utilizzare uno stile di guida molto diverso da quello che siamo soliti avere in moto e poi quelli legati alla posizione in sella che influisce terribilmente anche sulla performance. Ma ecco che a Precenicco, fin dal venerdi, la nostra performance sembra essere finalmente diversa: il distacco dai primi non è così alto come a Pomposa, ma si riduce a un secondo e mezzo, circa.
Nonostante qualche problema di accensione, un turno di cronometrate saltato per via di una verifica tecnica al nostro motore andata un po' troppo per le lunghe e qualche altro intoppo, come un bel "botto" spettacolare durante le Q1 per una "incomprensione di traiettorie" con l'amico e lettore Francesco Mora, ecco che riusciamo a ottenere l'undicesimo tempo assoluto in griglia (su 19 partenti) e il 4° di classe. Non male, pensiamo. L'amico Jonathan, team manager AKM e tecnico, coadiuvato dal fido Mariano Polloni, secondo tecnico della nostra squadra, fanno l'impossibile per affidarmi una Ohvale perfetta. Per la gara interveniamo alzando di qualche millimetro il retrotreno (dati numerici top secret), nuove pastiglie freno anteriori, e un rapporto finale leggermente più lungo per cercare di farla scorrere maggiormente senza avere la tentazione di attaccarsi ai freni come si farebbe con una moto di gorssa cilindrata.
GARA1 ... inizia a piovere ma non ce ne accorgiamo! Le partenze sono il nostro cavallo di battaglia, ma a questo giro non abbiamo entusiasmato, vuoi per la pista leggermente bagnata, vuoi per il timore di finire di nuovo a terra e buttare via un'altra gara. In ogni caso, quattro posizioni le recuperiamo senza problemi e veleggiamo attorno alla ottava posizione. Ecco però che iniziamo a vedere, uno via l'altro, molti piloti a terra lungo le curve del percorso. Non ci domandiamo il perchè e cerchiamo di rimanere concentrati, pensando che la fortuna abbia finalmente cambiato rotta. Troppo bello, per durare. Ecco che veniamo svegliati dal sogno da un commissario che si lancia in mezzo alla pista con la bandiera rossa urlandoci a squarcia gola "Gara sospesa, fermati!".
Ebbene sì, un motivo c'era per tutte quelle cadute. La bandiera rossa era già esposta da qualche minuto, ma non c'eravamo accorti, felici per la scalata alla classifica. Dal terzo giro in poi aveva iniziato a piovere seriamente e noi manco ce ne eravamo accorti... In ogni caso, la classifica è stata purtroppo stilata sul giro prima della bandiera rossa, ovvero quando eravamo quarti...
GARA2 ... gara conservativa per andare a punti. La gara inizia e finisce sotto il diluvio. Proviamo così per la prima volta la Ohvale con le rain con una pista piena di enorme pozze d'acqua. "Non possiamo sdraiarci" ecco il nostro unico pensiero. Quando però capiamo di essere secondi alle spalle di Mora, che sembra rallentare, la tentazione di andarlo a prendere è alta, ma per fortuna si esaurisce in un paio di giri quando il "sale in zucca" risale a una percentuale corretta.
Gli inseguitori sono ben distaccati e la possibilità di caduta molto alta. Decidiamo così di "tirare i remi in barca". Ed eccoci ora qui, in redazione, con una bella coppa e un terzo posto che vale oro per la classifica di campionato. Ora vi salutiamo, e vi ricordiamo che la prossima tappa del CNV Moto Asi si corre ad Adria il 22 luglio. Perchè non venite a vedere la gara dal vivo? Passateci a trovare alla tenda AKM Acerbis-4 Tempi Motostore. Con me i giovanissimi Leonardo e Kevin che a questo appuntamento hanno dovuto combattere contro gli avversari e i propri demoni. Leonardo un ottimo piazzamento ma anche un paio di sfortune e Kevin che ha assaggiato il sapore forte e polveroso dell'asfalto e delle vie di fuga. Venire a trovarci e a tifare. Ci serve!
Foto courtesy of Stefania Pighin