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Nexx è un'azienda relativamente giovane che ha la propria sede nei pressi della città di Porto in Portogallo. Contrariamente a quanto fanno molte altre aziende europee, Nexx produce tutti i propri caschi esclusivamente nel proprio stabilimento, resistendo alla tentazione del prodotto a basso costo proveniente dall’Estremo Oriente, a tutto vantaggio di una produzione controllata in tutti i suoi passaggi e di una conseguente alta qualità.
Per conoscere meglio come lavora il produttore portoghese, abbiamo testato l’integrale XR2, uno dei caschi al vertice della gamma Nexx.
Il sacchetto porta casco che lo contiene è nero con il logo Nexx ben visibile. Ad una prima occhiata il nostro XR2 monocolore bianco, si rivela molto bello esteticamente e anche leggero. La sua calotta esterna ha una forma aerodinamica, con prese d’aria e spoiler posteriore ben integrati nella linea del casco. Un’estetica che rivela subito l’indole sportiva del XR2, dedicato alla pista e ad un turismo veloce. Controlliamo subito il suo peso che risulta conforme a quanto dichiarato dal produttore sull’etichetta posteriore : 1400 gr (1412 grammi sulla nostra bilancia).
Come sempre leggiamo l’etichetta omologativa per sapere che il casco è stato omologato in Belgio, con la P di casco con mentoniera protettiva. La sigla E6 che identifica il Belgio compare anche sull’etichetta omologativa della visiera.
La calotta esterna è stata stampata in due misure in fibre tri-composite, vale a dire carbonio, kevlar e fibra di vetro. Nexx produce anche una versione full carbon di questo casco che a parte la calotta esterna è poi per tutto identico al nostro modello, con un peso complessivo di 1300 grammi circa. La verniciatura non presenta imperfezioni e una volta smontate visiera ed imbottiture interne di comfort, possiamo accedere alla calotta interna in polistirolo e notiamo subito che la stessa dispone di un inserto a bassa densità sulla parte superiore. Il polistirolo ha una densità differenziata ed è stato stampato nel colore bianco per poi successivamente essere verniciato in nero opaco. Sui lati sono presenti due inserti, sempre in polistirolo verniciato nero, incastrati tra la calotta esterna in fibra e quella interna in polistirolo. Sono ad alta densità, per assicurare una buona protezione in caso di urti laterali ed inoltre sono predisposti per accogliere la parte femmina dei bottoni per il fissaggio delle imbottiture laterali.
Rimossi i polistiroli laterali, possiamo ora controllare la protezione in neoprene presente nella parte interna della mentoniera, che oltre a nascondere la parte interna della presa d’aria anteriore, sale sino ad incontrare l’utile paranaso removibile che convoglia il respiro nasale dell’utilizzatore verso il basso e non sulla visiera, favorendo così il sistema anti appannamento del casco.
Per rimuovere la visiera non sono necessari attrezzi. Abbiamo agito sui due blocchi in plastica (quelli con il logo Nexx) presenti lateralmente, che vanno spinti verso il basso. Una volta tolti i due blocchi, la visiera si può staccare dal casco.
E’ stampata in policarbonato trasparente con uno spessore di 2,2 mm e, come da omologazione, dispone del trattamento antigraffio, mentre per quanto riguarda l’anti appannamento, è predisposta per ospitare la lente interna pinlock. Trattandosi di un casco “pistaiolo” o comunque adatto ad un utilizzo sportivo, la visiera del XR2 è piana e pronta ad ospitare i perni necessari per il fissaggio delle visierine tear-off. Per rimontarla basta fissarla al meccanismo e quindi posizionare i due blocchi, agendo al contrario di come abbiamo fatto in precedenza per smontarli. Si fissano rivolti verso il basso e si spingono poi verso l’alto, sino a bloccarli.
Per il suo movimento la visiera si avvale di un semplice meccanismo, fissato alla calotta da due viti in alluminio. La visiera si alza e si abbassa facilmente, senza intoppi ed una volta abbassata completamente, si può bloccare grazie ad un piccolo dente/gancio che evita aperture involontarie durante la guida. E’ un piccolo dente fissato al centro della mentoniera, che si attiva spingendo leggermente la visiera verso l’interno. Per sbloccarla basterà spingere verso l’alto il gradino presente sulla parte centrale della visiera stessa. Semplice e funzionale.
La visiera chiude molto bene, quasi in maniera ermetica. L’aderenza tra la stessa e la guarnizione del bordo oculare evita il formarsi di spifferi e rumorosità. Una chiusura così efficace però richiede un buon sistema di ventilazione ed analizziamo allora quello presente sul XR2, denominato ADS (Air Dynamic System).
L’aria può entrare attraverso la presa d’aria regolabile fissata alla mentoniera e attraverso le due prese d’aria superiori, anche queste regolabili sulla posizione aperto/chiuso. Il flusso all’interno del casco avviene attraverso la fuoriuscita dell’aria calda dagli estrattori posizionati sulla mentoniera e sulla parte posteriore della calotta sia nella parte inferiore che sotto lo spoiler. Lo spoiler ha anche la funzione di far scorrere l’aria e di stabilizzare il casco alle alte velocità, spingendolo verso il basso e quindi assestandolo maggiormente sulla testa dell’utilizzatore.
La presa d’aria sulla mentoniera lavora molto bene ed una volta aperta si avverte il flusso d’aria scorrere sulla visiera, dal basso verso l’alto. Poca invece l’aria che entra dalle prese d’aria superiori, che permettono un ingresso appena sufficiente ad azionare il flusso che spinge l’aria calda verso gli estrattori posteriori.
Nell’insieme il comfort generale offerto dal XR2 è buono, soprattutto grazie alle imbottiture interne che sono completamente estraibili, lavabili e con tessuti in CoolMax anallergici e traspiranti. Rimuovere le imbottiture delle guance e la cuffia risulta molto semplice. Per le prime basta tirarle verso l’interno del casco sino a staccare i tre bottoni che bloccano ogni guanciola. Per la cuffia invece occorre tirare per disinserire gli appositi ganci dalle sedi di colore rosso, che sono posizionate sia sulla parte anteriore che in quella posteriore della calotta in polistirolo. Per rimettere a posto l’interno basterà agire in modo inverso, ma l’operazione richiede davvero pochi secondi.
Parlando dell’interno dobbiamo notare come Nexx disponga del sistema di rimozione veloce delle imbottiture laterali, denominato Emergency Strap. Se giriamo il casco verso di noi, come se dovessimo indossarlo, noteremo su entrambe le guanciole un nastrino rosso. In caso di incidente o quando si voglia estrarre le due imbottiture per rendere più agevole lo scalzamento del casco, basterà tirare verso l’esterno questi due nastri di colore rosso e le due imbottiture si staccheranno completamente. Un altro dispositivo semplice ma molto utile e funzionale.
Come abbiamo detto le imbottiture del XR2 sono molto comode ed offrono una calzata avvolgente, che non affatica nemmeno dopo varie ore di utilizzo del casco. Un interno ben studiato ed altrettanto ben realizzato.
Infine uno sguardo al sistema di ritenzione che, come in tutti i caschi racing, dispone della chiusura a doppio anello e di un nastro liscio e robusto.
Come abbiamo visto è stato omologato in Belgio con protezione integrale, secondo la vigente normativa ECE 22-05. La sua calotta esterna è in due misure ed è stampata in fibre composite (carbonio, kevlar, vetroresina) o in solo carbonio. La prima calotta, la più piccola, viene utilizzata per le misure XS, S, M e L mentre la seconda definisce le taglie XL ed XXL. La calotta interna è in polistirolo a densità differenziata con inserto superiore ad incastro, mentre sui lati sono presenti due protezioni sempre in polistirolo che, inserite tra la calotta interna e la parte interna della mentoniera in neoprene, vanno a comporre uno schermo pronto ad assorbire l’energia derivante da un impatto.
Le imbottiture interne sono tutte removibili e lavabili ed utilizzano tessuti Cool Max anallergici e traspiranti.
La visiera è stampata in policarbonato trasparente dello spessore di mm.2,2 e la sua rimozione non richiede l’utilizzo di attrezzi. Il meccanismo è fissato alla calotta con due viti in alluminio e la visiera, una volta chiusa, si può assicurare al casco facendo pressione sulla sua parte inferiore centrale, azionando così un gancio presente sul bordo oculare che si va ad agganciare alla parte interna della visiera.
Il sistema di ventilazione è composto da una presa d’aria regolabile posizionata sulla mentoniera e da due prese d’aria, sempre regolabili, posizionate sulla parte superiore della calotta. L’aria fresca che entra dalle aerazioni circola all’interno del casco attraverso i canali presenti sul polistirolo, mentre l’aria calda può uscire attraverso gli estrattori posizionati sulla parte inferiore posteriore del casco e sotto lo spoiler.
Lo spoiler ha la funzione di assestare il casco alle alte velocità, essendo stato appositamente studiato per far si che l’aria, scivolando sulla sua parte superiore, eserciti una spinta verso il basso e quindi sulla testa dell’utilizzatore.
XR2 è inoltre predisposto per l’installazione di un sistema di interfono e la chiusura del sistema di ritenzione è a doppio anello.
Nexx propone questo casco in sei differenti modelli. Il Carbon Pure (1 grafica in 3 versioni) il Carbon (1 grafica in 1 sola versione) Il Diablo (1 versione completamente ricoperta in similpelle nera) il Torpedo (1 grafica in 4 versioni) e ben 8 monocolori (titanio, giallo, bianco, rosso, nero lucido, nero opaco, bianco lucido e bianco opaco).
I modelli in carbonio costano 449 euro, quelli con grafica euro 339 mentre i monocolore euro 329. Tutti prezzi al pubblico iva inclusa.
Con questo casco abbiamo percorso circa 1.200 chilometri, utilizzando alternativamente una moto naked ed una sportiva, con tempo sia caldo che fresco, ma mai freddo. Il casco XR2 è stato progettato e prodotto per un utilizzo sportivo e per un turismo veloce. Dispone di una linea aggressiva ed è esteticamente bello, soprattutto nelle due versioni in carbonio. La calotta esterna è di forma aerodinamica, con uno spoiler che assesta la calzata alle alte velocità, quando la forza dell’aria crea dei turbinii che tendono a muovere il casco e di conseguenza la testa dell’utilizzatore. Pur essendo votato al racing, offre un notevole confort, grazie ai suoi ottimi interni e ad una visiera (piana e predisposta sia per i tear-off che per le visiere anti appannamento pinlock) che chiude perfettamente, garantendo silenziosità ed assenza di infiltrazioni d’aria.
Questa chiusura quasi ermetica della visiera, mette a dura prova un sistema di aerazione apparso sicuramente migliorabile, non tanto nella sua presa d’aria inferiore, ma nelle due prese d’aria superiori, che ci piacerebbe fossero più grandi, per consentire un maggiore ingresso dell’aria.
XR2 è silenzioso e confortevole, anche grazie ad imbottiture interne in Cool Max che aderiscono perfettamente al viso dell’utilizzatore, per una calzata avvolgente. Se a questo comodo interno aggiungiamo una notevole leggerezza (1.400 gr. effettivi nelle versione in tri-composito) ed un buon bilanciamento, è facile comprendere come questo prodotto della Nexx possa essere utilizzato anche per lunghi periodi, senza mai creare disturbi o indolenzimenti del collo o della parte cervicale.
A causa dello stile fortemente racing di questo casco e della sua forma aerodinamica (quasi a punta e stretto sui lati), bisogna porre particolare attenzione sia nel calzarlo che nel toglierselo dalla testa. Per evitare di sfregare le orecchie sulle imbottiture laterali, occorre impugnare i due nastri del cinturino e tirarli verso l’esterno, in modo da allargare la calotta lateralmente e facilitare l’ingresso o l’uscita della testa dal casco. Un’operazione che diventa automatica dopo alcuni giorni di utilizzo.
Nel complesso quindi un ottimo casco, con le caratteristiche e la qualità necessarie per competere con gli altri prodotti disponibili sul mercato nella categoria sport e sport-touring. I prezzi ci sembrano in linea con la qualità dei materiali impiegati e la funzionalità dei meccanismi.
Nexx è un marchio presente da pochi anni sul mercato italiano (è importato da Motorquality) ma dispone di una gamma (visibile sul sito www.nexx-helmets.com) e di una qualità che non tarderà a catturare l’attenzione dei motociclisti e degli scooteristi del nostro Paese.