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Sereno, rilassato, soprattutto felice di essere tornato in moto. Parli con Valentino Rossi attraverso lo schermo del computer, ma nonostante l’artificialità del mezzo capisci che uno così non può smettere. E, infatti, Valentino non smetterà.
“Non è vero che ho già firmato il contratto – spiega con chiarezza -, ma siamo molto vicini. Voglio continuare anche nel 2021, ho parlato con Yamaha e il team Petronas: dobbiamo sistemare alcuni dettagli, in particolare sulla gente che lavorerà con me, ma al 99% sarò in pista anche l’anno prossimo”.
Su cosa state discutendo?
“Su come fare la squadra, ci sono molte pedine da mettere a posto. Ci vorrà tempo, ma al 99% è fatta. E’ un po’ come giocare a scacchi, bisogna muovere le pedine e sistemare tutte le caselle, anche considerando che si deve muovere la squadra di Quartararò: sarà lui a fare le scelte, io ho poco potere decisionale. Con me verrà sicuramente David (Munoz, il nuovo capo tecnico, NDA), per gli altri sarà la Yamaha a decidere se staranno nel team interno o verranno con me”.
Come poco potere decisionale? Sarebbe la prima volta per te…
“Beh, è così, ma per me non è un problema, questo periodo mi ha fatto capire tante cose”.
Tipo?
“Il “lockdown è stato interessante. Non ero mai stato così tanto lontano dalle corse. All’inizio ero un po’ spaventato ed è stato noioso, poi, però, ho apprezzato il fatto di stare con la mia famiglia, vicino ai miei amici. Diciamo che mi ha chiarito meglio le mie prospettive per il futuro, ma ho anche pensato che ci voglio provare ancora nel 2021”.
Vediamo se ho capito giusto: in questo periodo hai capito che si può vivere anche senza moto?
“Senza moto no, ma senza gare sì, essere nella condizione mentale di non avere pressione per i GP, vivere una vita normale: questo mi ha fatto ragionare, mi è piaciuto stare a casa, sono stato sempre meglio, però voglio esserci anche nel 2021, anche se dovrò fare un grande sforzo per prepararmi. Per il resto sarò pronto a tutto. Mi piace stare a casa a far niente: diciamo che questa situazione mi ha fatto prendere la decisione a cuor leggero, so che posso anche stare senza le gare”.
Sarà un contratto di un solo anno?
“Ci ho pensato, ho parlato tanto con Lin Jarvis e la Yamaha e la situazione è chiara: firmerò un contratto di un anno più una opzione per il 2022. A metà del 2021, durante la pausa estiva, decideremo insieme se continuare o no”.
Oggi come è andata?
“E’ stata una giornata di test molto importante, dopo tanto tempo che non guidavamo una MotoGP. E’ stato bello tornare nel paddock, il feeling è sicuramente piacevole. Al mattino sono andato forte, ho usato l’unica gomma morbida a disposizione per fare il “time attack” e ho chiuso terzo; nel pomeriggio ho faticato di più, ho provato gomme differenti, sono stato un po’ in difficoltà: non sono messo tanto bene nel passo. In ogni caso, è stato positivo tornare a guidare la M1”.
Fisicamente come ti senti?
“Bene, anche se fa veramente caldissimo. Nell’ultimo mese e mezzo ci siamo allenati forte, sto bene”.
C’è chi dice che in un campionato così corto, l’esperienza potrebbe essere fondamentale...
“Spero che l’esperienza possa essere un vantaggio, ma non credo che cambi tanto rispetto al solito: ci sono meno gare, ma anche più ravvicinate. Adesso siamo tutti “freschi”, sarà interessante vedere cosa accadrà nella seconda gara sulla stessa pista”.
Com’è l’atmosfera nel paddock?
“Incredibile: ci sono più restrizioni, ma è tutto più tranquillo. Era dal 1996 che non potevo camminare liberamente nel paddock…”.