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In questo articolo contenitore abbiamo inserito le 10 moto che per l’anno che si sta chiudendo e per una qualsiasi ragione, hanno fatto centro. Non necessariamente in termini di mercato, visto che molte di queste si sono rese disponibili solo dopo i primi mesi del 2023, ma anche e soprattutto per contenuti tecnici, modernità oppure lungimiranza verso un mercato moto che nel 2023 ha dimostrato una crescente vitalità, un interesse da parte del pubblico mai sopito che dimostra quanto la passione per le moto sia una costante in continua evoluzione.
Eccole qui di seguito in ordine del tutto casuale
La mitica "rally touring" è tornata, basata sul nuovo bicilindrico in linea di 755 cc. La nuova Transalp è una moto per viaggiare a 360 gradi e non fermarsi nemmeno quando l'asfalto finisce. Forse un po' scarna nella dotazione di base, visto che manca il pomello di regolazione del precarico del mono e il cruise control, eppure riesce a dire la sua grazie proprio alla piacevolezza della guida e al suo carattere da vera tutto fare.
Cresce, si arricchisce e convince ancor di più, il “più” finale vuole sottolineare un allestimento più ricco e in questo caso anche più evoluto. La nuova Yamaha Tracer 9 GT+ alza l'asticella con un equipaggiamento ancora più esclusivo e tecnologico e convince in tutto. Moto perfetta? se non lo è, poco ci manca la Tracer+ è davvero completissima e si comporta moto bene in ogni condizione di guida.
Suzuki ha introdotto una moto totalmente nuova che va a inserirsi nella categoria che la stessa casa di Hamamatsu definisce Sport Enduro Tourer. Al propulsore V2 di 90°, gli è stato preferito il bicilindrico parallelo da 776 cc con manovellismo a 270°, distribuzione a quattro valvole per cilindro e sistema di equilibratura Suzuki Cross Balancer. La nuova V-Strom 800DE fa maledettamente bene il suo lavoro.
Non ha deluso le aspettavive, che erano altissime dopo il suo debutto convincente alla Dakar. La Kove 450 Rally non è semplicemente una moto da gara, è molto di più: una vera dual progettata con tanta passione. La Kove offre un prodotto diverso, le 450 Rally che abbiamo visto sino ad oggi sono moto pronto gara, non hanno una strumentazione completa o l'ABS, hanno la manutenzione a ore e ci vogliono furgone e carrello per andarci in giro. La KOVE 450 Rally è una vera dual, come andavano qualche anno fa, ma col look dakariano che piace oggi.
Di 400 quattro cilindri era tanto, troppo tempo che non se ne sentiva parlare, con la Ninja Zx-4RR Kawasaki entra a gamba tesa in un mercato inesplorato, facendo una scelta coraggiosa e da noi molto apprezzata. E' la moto che mancava, l’abbiamo aspettata tanto e finalmente la rivedremo per le strade italiane e in pista, dato che a lei sarà dedicato un trofeo monomarca.
E' la prima Fantic dotata di motore bicilindrico e si tratta di uno dei propulsori più apprezzati degli ultimi anni: il CP2 Yamaha di 689 cc. La Casa di Treviso ha rivisto completamente lo scarico (dotato di doppio catalizzatore), il sistema di aspirazione e la messa a punto dell'iniezione. Fantic ha realizzato poi un grande salto a livello elettronico, dotando la Caballero 700 di un pacchetto completo.
Sono passati dodici anni da quando Ducati decise di lanciare sul mercato la propria cruiser, o meglio la propria interpretazione di quella che poteva essere una cruiser. Da Borgo Panigale uscivano solo moto sportive e anche la Diavel, pur con qualche concessione, era da considerarsi tale. Questa Diavel 2023 è ancora più del prorompente nel design, piacevolmente arrogante, la Diavel grazie al suo bicilindrico garantisce prestazioni da sportiva ed assicura una guidabilità davvero sorprendente.
Appena aggiornata nell'estetica, sembra sempre lei, invece il motore passa da 95 a 108 cavalli, erogati così bene che li puoi sfruttare persino in fuoristrada. Migliora il confort (meno calore e vibrazioni), scendono i consumi. La nuova Triumph Tiger 900 Rally Pro ha una dotazione incredibile. Non costa poco (17.495 euro), ma il prezzo resta comunque tra i migliori della categoria. La guida si conferma facile, rotonda e molto divertente su asfalto, dove l'abbinamento dei cerchi da 21" davanti e 17" dietro si rivela azzeccato.
Più leggera, con più coppia, con sospensioni più sofisticate insomma migliore in tutto. La GS sta al motociclismo come l'iPhone sta alla telefonia: tutti volenti o nolenti la guardano, la scrutano, la discutono e si schierano. In ogni caso è un riferimento. Lo era, lo è sempre stato se vogliamo, e oggi lo è ancora di più. La nuova BMW R 1300 GS ha preso quel riferimento e lo ha stravolto per rimanere ad essere una delle migliori (o la migliore?) maxi adventure sul mercato.
Serbatoio in alluminio da 30 litri, sospensioni da 200 mm di escursione (+30 mm). Ma anche più protettiva, meno calda e più parca nei consumi grazie alla disattivazione in marcia dei cilindri posteriori. Certo, pesa più della Multistrada V4 (siamo a 240 kg senza benzina) e costa tanto (da 27.640 euro), ma è la Ducati più bella per viaggiare che sia mai stata prodotta a Bologna.