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Credo che nel titolo qui sopra ci siano tanti contenuti che varrebbe la pena di approfondire. Semplificando, mi sento di dire che la lucida follia degli uomini di Deus abbia permesso di realizzare un evento unico, del quale mi sento molto orgoglioso, sia per aver partecipato come concorrente, che per aver contribuito aiutando nella realizzazione dei percorsi, e con l'assistenza tecnica durate l'evento utilizzando il bilico attrezzato JET. Prima di tutto parliamo della location.
L'area è impressionante, per le dimensioni e per i fabbricati scheletrici rimasti, che ti portano ad osservarli e a pensare cosa fosse significato quel luogo negli anni in cui era attivo....rappresenta e rievoca non solo una fabbrica, ma la vita di un sacco di persone e famiglie che ci hanno lavorato ogni giorno per anni. Infatti nelle indicazioni che portano all'area Falk c'è la scritta "Archeologia Industriale". Perchè vi dico tutto questo?
Per darvi l'idea di dove Deus sia riuscita ad organizzare quella che chiamerei una vera e propria gara di Enduro nel cuore di Milano! Tangenziale da una parte, fiume Lambro dall'altra all'interno di un'area di ex industriale. Fantastico ed incredibile davvero.
Entrando nel tecnico, l'evento prevedeva la partecipazione di moto inappropriate, ma assolutamente tassellate. E da lì si è visto di tutto e di più. Abbigliamento compreso. Lo spettacolo nello spettacolo!
La competizione era strutturata come una vera gara di enduro, con un Enduro Test di circa 3 minuti e mezzo, cronometrata una sola volta, che si sviluppava negli spazi tra Lambro e Tangenziale e che dava davvero l'impressione di correre una prova di Enduro, diventata molto impegnativa con l'arrivo della pioggia.
E poi c'era il Cross Test, della lunghezza di 2 minuti e mezzo mediamente, da ripetere tre volte. Molto originale, ed anche divertente, il fatto che il via e lo stop del cronometro venisse dato dal concorrente stesso, che una volta stoppato il cronometro doveva dichiarare il suo tempo alla Girl-Race addetta, che verificava la veridicità del tempo e lo scriveva in ordine di classifica su un tabellone tipo Top Gear. Da qui emerge il fatto che c'era anche una classifica.
Alla fine, anche se la passione e la competizione portano sempre sia a caricare gli animi ed a gareggiare sul serio, sia a sentire le solite "illazioni enduristiche" sull'uno e sull'altro, qui il tutto è stato sempre giustamente ironico e scherzoso perfettamente in linea con l'evento stesso. Ed a nessuno importava realmente della classifica.
Il tutto si è svolto praticamente sotto la pioggia, sia l'allestimento del giorno prima, che la gara dal primo pomeriggio in avanti. E sapete cosa mi ha colpito? Che erano tutti talmente coinvolti dall'evento che a nessuno fregava niente della pioggia. Né a chi lavorava sotto l'acqua per la miglior riuscita dell'evento (capi Deus compresi), né ai partecipanti durante la gara, nemmeno ai tanti spettatori presenti.
Che dire? Che non vediamo l'ora arrivi la seconda prova del Deus Swank Rally che si svolgerà, udite udite, all'interno dell'autodromo di Monza il 20-21 maggio.
Sandro Tramelli