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Sabato 20 maggio nella splendida cornice delle ville Grumello, Olmo e Sucota a Como si è tenuto il Fuoriconcorso, un evento che celebra la cultura automobilistica, l'eccellenza industriale e soprattutto artigianale. Quest'anno il fil rouge era l'aerodinamica ed MV Agusta non poteva mancare l'occasione per mostrarci non solo la nuova affascinante SuperVeloce 1000 in edizione limitata ma per metterla di fianco allo splendido prototipo della 500 V4 del 1972. Già al tempo questa moto proponeva il tema delle appendici aerodinamiche che oggi sono un must non solo in MotoGP ma anche tra le supersportive di serie.
Per noi è stata anche l'occasione per scambiare qualche battuta con Timur Sardarov, CEO di MV Agusta e azionista di maggioranza. Davanti ad un esemplare che incarna il glorioso passato dell'azienda ed uno che ci mostra l'originalità e la cura del presente non potevamo non chiedere al CEO di MV Agusta cosa ci riserva il futuro della Casa. Da quando, infatti, KTM ha acquisito il 25,1 percento delle quote di MV Agusta nel novembre 2022 fanno sempre più insistenti le voci di una rapida scalata o di un colpo di mano. Ad alimentare queste ipotesi sono state anche le dichiarazioni della stessa dirigenza KTM, ma attualmente Timur Sardarov detiene il 74,9 percento delle azioni ed è lui a dettare la linea e lo fa, come sempre, col suo stile.
Per prima cosa ci conferma che il suo obiettivo è "crescere e soddisfare i nostri clienti. Vogliamo offrire loro la miglior esperienza di possesso. Vogliamo continuare ad essere pionieri nel design, nella tecnologia e nelle performances. E non vogliamo che questa azienda rimanga mai nel mucchio, ma che ne stia sempre al di fuori spingendo oltre i confini dello stile, della tecnologia, del design. Potete aspettarvi grandi moto nei prossimi anni, al cento percento".
Davanti a noi un imprenditore ancora entusiasta e che non sembra colpito molto dall'ingresso più aggressivo del partner austriaco: "Le aziende nei paesi di lingua tedesca hanno spesso un modo molto diretto di affrontare i problemi, questo è il loro modo di lavorare. Mi trovo bene. Ed è bello che ci sia un così grande interesse" come dichiara al collega di Motorrad. Alle voci che vogliono KTM in procinto di prendere la maggioranza, Sardarov risponde ancora con un "no" secco sottolineando come tra le parti ci sia un contratto di cinque anni e come il suo obiettivo sia innanzitutto rendere MV Agusta stabile e remunerativa (prima di ogni eventuale cessione, s'intende).
Allo stesso modo smentisce quanto trapelato da interviste a Stefan Pierer e Hubert Trunkenpolz secondo le quali la famiglia di enduro Lucky Explorer non vedrà mai la luce ed aggiusta il tiro, concentrandosi sulla 950 che, dice, arriverà sicuramente. C'è già un nome: MV Agusta LXP. E c'è già una data di uscita: la fine della prossima estate, con l'obiettivo di costruirne 2.500 - 3.000 già entro il 2023. Secondo Sardarov questo modello non andrebbe a fare concorrenza al catalogo KTM in quanto si tratta di un tre cilindri. E a proposito di numeri conferma quanto dichiarato finora ovvero l'obiettivo di arrivare a 9.000 moto entro l'anno e a 12.000 l'anno prossimo. In effetti anche KTM ha parlato di questo livello di produzione ma in un futuro più lontano... Forse l'attuale CEO di MV Agusta è troppo ottimista? Lui non ha dubbi e ci ribadisce che l'obiettivo è proprio crescere e farlo al più presto. Questo è il motivo che l'ha spinto ad avviare la collaborazione con KTM, per poter continuare a "giocare nella massima serie".