Tourist Trophy 2023: cambiano i regolamenti, slick anche nelle classi intermedie

Tourist Trophy 2023: cambiano i regolamenti, slick anche nelle classi intermedie
I regolamenti tecnici portano novità in quasi tutte le classi, il 2023 sarà un anno di innovazione per le gomme e per le moto di alcune categorie. Ecco come cambierà il TT
15 febbraio 2023

Dopo la pandemia e il conseguente stop per due anni, il Tourist Trophy ha introdotto tante novità nella logistica, nella sicurezza e nei regolamenti. Non che prima ci fosse un immobilismo, tutt'altro, ma il bienno di pausa ha permesso di pensare a diversi aspetti con il necessario respiro.

Al termine dell'edizione 2022 si è potuto fare un'ulteriore riflessione sulla sicurezza e adesso ci si occupa anche della parte di regolamento che coinvolge la parte più tecnica e tocca da vicino le moto che parteciperanno alle gare del 2023.

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Slick per tutte

Partiamo da una novità non indifferente: dal 2023 saranno ammessi i pneumatici slick anche per le classi Supersport, Superstock e Supertwin (la ex Lightweight), che fino ad oggi hanno corso con le normali gomme intagliate di produzione (principalmente Dunlop e Metzeler): la ragione risiede - secondo il comunicato diramato da iomttraces.com - nelle decisioni di produzione dei fabbricanti e nelle modifiche ai regolamenti a livello di Campionato del mondo e Campionato britannico che hanno portato a desiderare una maggiore uniformità nelle coperture. Secondo Dave Hagen – Technical Director del TT - dato che sul Mountain la durata delle gomme o la tenuta estrema sull'angolo non sono elementi critici per gli pneumatici,  in seguito all'adozione delle slick non si prevedono miglioramenti decisivi nel tempo sul giro ma ogni dubbio verrà sciolto a giugno...

 

Superstock: anche le 1100

Altro punto interessante è l'abbattimento del limite di 1000 cc per competere nella Superstock: così come avvenuto nel campionato Superstock britannico e per allinearsi ad esso, i regolamenti hanno tenuto in considerazione che alcune supersportive hanno ormai varcato il litro di cilindrata (pensiamo all'Aprilia RSV4 e alla Ducati Panigale V4 1100) e conseguentemente aumentato fino a 1100 cc la cubatura ammessa per i quattro cilindri a condizione che le 1100 siano dotate di una centralina di controllo per garantire prestazioni equilibrate con il resto della griglia di partenza (che poi al TT non c'è, data la partenza singola...).

Nella Superstock sarà quindi concesso l'uso della centralina standard, della centralina standard riprogrammata, della centralina kit del produttore della moto o della centralina Motec con il firmware British Superstock, con quest'ultima obbligatoria per le moto oltre i 1000 cc ma è stato già dichiarato che anche alcune moto di 1000 avrebbero già scelto la ECU Motec. Restano consentiti, parlando di equipaggiamento, i plexi più larghi - in considerazione delle alte velocità tenute per lungo tempo e, aggiungiamo noi, delle basse temperature che possono essere trovate dai piloti sulla parte montagnosa del tracciato - e i serbatoio più capienti rispetto a quello stock, idonei al completamento dei 120 chilometri delle gare di due giri.

Supertwin: bilanciare le prestazioni

La Supertwin nel 2022 ha visto il limite di cilindrata di 650 cc arrivare fino a 700 cc, aprendo le porte a moto come la Yamaha YZF-R7 e l'Aprilia RS660, penalizzandole però con un limite di peso superiore di 10 kg rispetto alle Paton e alle Kawasaki. Quest'anno il peso minimo viene portato per tutte le moto a 150 kg, ma il limite di 11.000 giri per le Supertwin viene portato a 11.500 soltanto per l'Aprilia RS660, vista la natura più racing del suo motore, ma dovrà utilizzare corpi farfallati e iniettori stock, al contrario delle concorrenti da 650 cc che possono montare corpi farfallati diversi o modificati e più iniettori. Discorso appena diverso per la Yamaha che di serie ha i corpi farfallati più piccoli rispetto all'Aprilia ma poiché ha una cilindrata maggiore vengono permesse solo modifiche ai corpi farfallati standard.

Fonte e foto: iomttraces

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