Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Tra stop dovuti al maltempo e un incidente che per adesso ci lascia con il fiato sospeso, è iniziato il 26 maggio il Tourist Trophy con le sessioni di prove e qualifiche che però sono sempre in forse, rimandate, spostate con conseguenti cambiamenti di programma anche alla successiva settimana di gare che inizierà l'1 giugno: proprio mentre il Moto.it arriverà sull'Isola di Man dopo essere partiti da Milano con una Triumph Tiger Sport 900 GT, ma questa è un'altra storia che vi racconteremo successivamente, qui vi diamo tutte le notizie per approcciarvi alla settimana di gare e per non perdervi - quasi - nulla di quello che accade nelle 37 miglia del Mountain.
Iniziamo da come fare per vedere il TT: da qualche anno è possibile abbonarsi a TT+, un servizio streaming a giudizio di chi scrive molto ben fatto con dirette, approfondimenti e storie del Tourist Trophy, anche del passato. Ci sono poi il canale YouTube del TT e il suo sito con il monitoraggio in tempo reale dei crono delle qualifiche e gare. Tutto ovviamente in inglese, ma le immagini e i video affascinano anche chi non è particolarmente a proprio agio con la lingua straniera.
Ovviamente la migliore opzione è sempre quella di andare a vederlo di persona, meglio se in moto: se volete sapere come andare al TT, quanto costa e tutte le dritte per rendere il vostro viaggio verso l'Isola di Man indimenticabile, abbiamo pubblicato un video a riguardo.
Il Tourist Trophy vede quest'anno partecipare ben tre italiani, avrebbero dovuto essere quattro ma Francesco Curinga ha dovuto dare forfait a causa di una caduta in pista e conseguente frattura dello sterno: sta bene, ma tutto rimandato al 2026 per il forte pilota genovese. I nostri colori sono quindi difesi da Stefano Bonetti, Maurizio Bottalico e Andrea Majola, tre piloti esperti ma per Bottalico e Majola questo è il primo TT dopo però aver corso (e vinto, nel caso di Majola) il ManxGP che si corre sullo stesso tracciato del TT, ma ad agosto.
Bonetti correrà con la Supertwin in sella alla Paton Vas, mentre per le gare delle "big bikes" correrà con la Honda CBR-RR Fireblade. Qualifiche interlocutorie, un motore rotto ma per adesso nella Supertwin il pilota di Castro è ottavo con le bicilindriche e 25esimo con la Superstock. Si tratta di rifinire il lavoro, Stefano per adesso non fa più giri lanciati ma a ogni giro si ferma, mette a posto la moto e lima qualche secondo. Ma, e il discorso vale un po' per tutti, sono tempi che sono hanno il sigillo della totale autorevolezza perché il meteo ha concesso soltanto un giorno di tregua e fino a stanotte la direzione gara ha dichiarato che il programma di oggi 31 è in forse, compresa la gara della Superbike. Parlando con Bonetti arriva la conferma che il livello dei piloti e dei mezzi è sempre più alto, anno dopo anno.
Bottalico è reduce da un entusiasmante NW200 dove è stato premiato come miglior esordiente (nientemeno che da Glenn Irwin, altro colosso delle road race che però ha scelto di smettere e di dedicarsi al BSB: incontreremo Glenn al TT e approfondiremo il tema). Maurizio sarà in gara con la Paton nella Supertrwin (attualmente è tredicesimo nelle qualifiche) e con la BMW del Team Crowe nella 1000. Ottimo il suo crono che lo ha portato a segnare la media di 123.4 mph nella Superbike, assolutamente non male pensando al meteo, al fatto che era il suo secondo giorno di prove e che c'è ancora margine.
Andrea Majola torna sull'Isola da campione Junior del ManxGP ed è, al momento, soddisfatto a metà: non eccezionali i risultati con la Yamaha R1 con il quale non sale l'affiatamento, mentre la Paton Supertwin del team VAS va a cannone e l'ha portato al decimo posto nelle qualifiche con ancora molto margine per poter migliorare. Anche secondo Andrea il livello è altissimo, tanto che lo spinge a dare il massimo con naturalezza ma ovviamente l'incognita meteo mette tutto in discussione.
Superbike e Senior TT sono le gare più attese e quelle dove si scontrano i nomi di spicco in cerca del risultato più ambìto, quello della vittoria al Senior che, per chi non lo sapesse, si corre su sei giri con le Superbike (ma c'è ci sceglie sopratutto per questioni di budget di gareggiare con una Superstock).
La vittoria dello scorso anno di Davey Todd nel Senior (ma anche i risultati alla NW200) lo hanno definitivamente consacrato nell'Olimpo dei road racers più tenaci e che ambiscono di diritto alla vittoria con le "big bikes". Todd, che ha fatto segnare nella seconda sessione di qualifiche una media di 132.673mph, non avrà vita facile: Michael Dunlop è ultra determinato a portare almeno a 30 il numero di TT vinti, visto che l'anno scorso tra problemi tecnici alla sua Fireblade e... incresciosi incovenienti, ha sì vinto 4 gare ma è rimasto a secco in Superbike e nel Senior. Forse anche per questa ragione il King of the Mountain ha deciso di passare alla BMW M1000RR, per non lasciare un vantaggio tecnico agli avversari più temibili, ovvero a Todd e Hickman quest'anno compagni di squadra nel tema 8TEN dopo lo scioglimento del team FHO. Nel frattempo una curva del Mountain gli è stata intitolata, come avvenuto per suo zio Joey, McGuinness e per il Rutter.
Hickman - che detiene il record assoluto sul Mountain a oltre 136,358 mph di media e ha vinto 11 delle ultiem 14 gare sulle 1000 cc - nel 2024 ha collezionato una vittoria nella Superbike e una terribile ma incruenta caduta a Ginger Hall nel Senior ed era atteso a una sfida epica. Che molto probabilmente non vedremo. Peter, la cui corporatura da marcantonio è penalizzante nel BSB ma potrebbe anche essere un vantaggio nel TT, è caduto a Kerrowmoar durante la terza sessione di qualifiche. Viste le condizioni è stato trasportato con l'elisoccorso in ospedale (procedura standard per questo genere di eventi). Peter è è stabile e cosciente ma ha riportato danni fisici a una spalla, viso, torace e schiena ma viene anche comunicato che il pilota è di buon umore.
Sembra che fin dal momento della partenza la BMW M1000RR di Hickman emettesse del fumo e che le riprese video mostrano che sul rettilineo di Sulby la parte inferiore della carenatura staccata e sfiorare (o toccare) l'asfalto: non è chiaro se queste circostanze abbiano avuto o no un peso sull'incidente di Hickman sul quale vi terremo aggiornati. La sessione di prove è stata fermata dalla bandiera rossa.
Di certo c'è che il pilota del Lincolnshire stava inseguendo sulla sua Superstock il rivale - e altro favorito 2025 - Dean Harrison e i due si stavano dando battaglia a suon di tempi quasi da record 132,26 per Hicky, 132,853 per Harrison.
Nella Supertwin, con cinque vittorie delle ultime sette gare, Michael Dunlop la Paton sono indubbiamente favoriti, specie adesso che Hickman (Yamaha R7) pare fuori dai giochi. The Bull ha dalla sua il miglior tempo, fino ad adesso, in qualifica, con 122.159 mph di media. Temibilissimo avversario di Dunlop sarà certamente Davey Todd che quest'anno corre con una Paton del Team Padgett’s Motorcycles, all'esordio in questa categoria. Le sfide non mancano di certo, visto che le Aprilia RS660 e le Yamaha R7 promettono comunque battaglia in mano a piloti come Paul Jordan o Michael Rutter.
Da registrare il brutto incidente per Tom Weeden caduto a Glen Helen: per lui TT finito con fratture a gambe e mano e il nostro augurio di riprendersi al più presto.
Battaglia a tre nella Supersport, perlomeno in questo momento: Dunlop e Todd fronteggerano un agguerritissimo Dean Harrison su Honda, mentre Hickman (PHR Triumph) probabilmente vedrà la gara in streaming. Michael Dunlop sarà in gara con la Ducati Panigale V2 moto che nel 2024 ha vinto con Todd, regalandogli la prima vittoria al TT, che a sua volta debutterà al TT con la Honda CBR600RR. Le qualifiche vedono Harrison e Dunlop in testa, Todd appena dietro ma dalle retrovie noi terremmo d'occhio Hind (con la Suzuki GSX-R750) e Hillier (Kawasaki ZX-6R) in cerca di riscatto dopo la rocambolesca situazione che lo ha costretto a riprogrammare la sua partecipazione al TT a causa del forfait del suo team a pochi giorni dall'inizio delle qualifiche.
Nei Sidecar, altra categoria emozionante del TT, è iniziata una nuova era dopo la scissione del duo dei fratelli Birchall. Nel 2024 i fratelli mannesi Ryan e Callum Crowe (figli d'arte: il padre ha vinto 5 TT) hanno svettato e restano i favoriti per quest'anno dove c'è anche un cambio regolamentare riguardo l'ordine di partenza che viene adesso determinato dai tempi di qualifica, mentre prima era basato sulle prestazioni delle passate edizioni.
Birchall quest'anno farà coppia con Patrick Rosney, in cerca del riscatto dopo un 2024 non eccezionale vissuto con Kevin Rousseau, ma noi terremmo d'occhio anche la coppia anglo-francese Todd Ellis e Emmanuelle Clement che l'anno scorso hadebuttato al TT con uno stupefacente settimo posto predendosi la palma di migliori esordienti di sempre al TT nella categoria e, per la Clement, il titolo di donna più veloce nella storia dei tre ruote al Tourist Trophy. Sempre che l'equipaggio "all female" formato da Maria Costello e Alice Smith non decida di scrivere un capitolo memorabile nel libro d'oro del TT.
Per tutto il resto, il TT è un universo in continuo cambiamento: nel momento in cui scriviamo sono in forse le qualifiche di oggi e le gare di domani, di certo arriveranno tempestivamente gli annunci della direzione di gara.
Foto: iomttraces