Tra Enduro stradali e Crossover. La tavola rotonda di Moto.it

Si parla ancora di moto alla tavola rotonda di Moto.it organizzata durante l'ultima Eicma. Fari puntati sul segmento chiave del mercato, quello che abbraccia le enduro stradali e le crossover e che ha visto molte novità anche a Milano. Ne parliamo con i responsabili di BMW, Honda, Triumph e Yamaha intervistati da Nico Cereghini
22 novembre 2014

Punti chiave

 

Sono alcuni anni che le moto più vendute in Italia appartengono ai segmenti enduro stradali o naked. Ma sono le moto alte e a manubrio largo, quelle con il profumo delle gare e dei viaggi africani, che ormai la fanno da padrone nel mercato. La GS 1200, la NC750X e la V-Strom 1000 sono le più vendute rispettivamente per i marchi BMW, Honda e Suzuki, mentre Multistrada 1200, Tiger 800 e Adventure 1190 sono le seconde nella classifica di marca per Ducati, Triumph e KTM. Alle tradizionali enduro stradali, cresciute ormai fino alla soglia dei 1300 cc e al limite di frazionamento a quattro cilindri, si sono aggiunte più recentemente le crossover.
Moto di impostazione più stradale, con ciclistiche più adatte alla guida su asfalto e con prestazioni elevate, proprio perché raramente le maxi enduro si impolverano le ruote in fuoristrada. Generalmente si classificano infatti crossover quelle moto a guida alta ma con ruota anteriore da 17 pollici. Il mix di modelli enduro stradali/crossover va dai 650 ai 1.300 cc attraversando numerose fasce di prezzo e interessando un folto pubblico di appassionati. Motociclisti che, oltre alle emozioni, cercano anche una buona dose di comfort e di attitudine a viaggiare. Attorno a queste tipologie di successo le Case stanno perciò lavorando con impegno di idee e risorse.
Dopo le tavole rotonde dedicate alle moto sportive, alle moto classiche  e all'evoluzione del casco eccoci quindi a un nuovo incontro.

Da sinistra: Couet, Buzzoni, Armuzzi e Basile, gli ospiti del dibattito
Da sinistra: Couet, Buzzoni, Armuzzi e Basile, gli ospiti del dibattito
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Ospiti della tavola rotonda, condotta da Nico Cereghini con l'aiuto di Maurizio Gissi, sono stati Andrea Buzzoni, general manager di BMW Motorrad Italia, William Armuzzi, direttore vendite moto Honda Italia, Christophe Couet, direttore generale Triumph Italia, e Roberto Basile, marketing e communication manager Yamaha Italia.

BMW ha presentato a Eicma la S1000XR, una quattro cilindri da 160 cavalli che «Ha comportamento decisamente sportivo – sono le parole di Andrea Buzzoni – tanto che la si potrebbe classificare come appartenente al segmento delle sportive. Per noi è un sub segmento della GS, in gamma ne abbiamo sei modelli che già differenziano l'uso, una diversa moto da viaggio».

Honda ha mostrato a Milano il prototipo della futura “Africa Twin”, assieme però alla nuova Crossrunner dal motore V4, due lati dello stesso tema ma con destinazione e pubblico differente: «Dobbiamo seguire le richieste dei motociclisti – ha detto William Armuzzi – che preferiscono moto con impostazione di guida così. Di fatto hanno sostituito le vecchie sport touring».

Il motore a tre cilindri Triumph si sposa molto bene con questo concetto di enduro fortemente stradalizzato «Sono moto che lasciano immaginare grandi spazi. Da una parte abbiamo la Tiger Sport che deriva più dalla Speed Triple come indirizzo – ha continuato Christophe Couet – dall'altra la nuova Tiger 800 con più elettronica. La differenza resta comunque sottile fra questi due segmenti. Non penso nemmeno che si scenda con le cilindrate, anzi».

Una delle Yamaha più attese a Milano è stata la MT-09 Tracer, una pura crossover che sfrutta una piattaforma comune e che con un numero limitato di varianti riesce a soddisfare più domande di modelli riuscendo a contenere il prezzo. «Per noi è l'erede della TDM – ha aggiunto Roberto Basile – che è stata un moto di riferimento per molti».

Naturalmente si parla di molti altri aspetti, dalle scelte emozionali, ai cambiamenti di orientamento delle case, dall'immediata evoluzione tecnica al futuro prossimo. Buona visione.

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