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Ad un primo sguardo quest’insieme così eterogeneo pare un un’accozzaglia di motociclisti senza stile né senso. Ma basta allargare il campo e osservare questo quadro nella cornice di una giornata in moto su una delle strade più belle d’Italia e allora, allora si capisce che c’è un’armonia d’intenti e un comune sentire legati dalla passione per le due ruote.
tanto la ricaricavano di birra o di qualche altra bevanda. Caraffe, che poi sono diventate anche souvenir, dato che nel viaggio di ritorno più di una moto le aveva legate dietro.
L’evento clou della serata è stata sicuramente la “festa delle luci”: una sfilata di ogni tipo di moto. I partecipanti, la maggior parte dei quali totalmente sprezzanti delle norme di sicurezza, sfrecciavano tra la folla curiosa, cercando di stimolarli con urla e soprattutto facendo ben udire il rombo dei motori.
Probabilmente, più che chiamarla festa delle luci, sarebbe stato meglio optare per “festa della marmitta” o “festa del rombo”, dato che sembrava una gara a chi avesse la moto più rumorosa.
La cosa che ha colpito particolarmente è quanto fosse partecipe e coinvolto il pubblico di tutte le età.
Al termine della sfilata, che al dire il vero non è mai veramente finita, di nuovo tutti in albergo.
Dopo una breve sosta su al passo, si ritorna in fretta giù a Sondalo, il “villaggio” è ormai quasi
deserto e quel che rimane del raduno sono pochi stand, e tante caraffe di plastica.
Ad attenderci a Sondalo c'è una sorpresa: una gita in elicottero. Il paesaggio visto dall’alto fa tutto un altro effetto e sembra quasi di poter toccare le montagne che circondano la vallata.
Atterriamo con sorrisi da bambini stampati in volto. Tutti a pranzo, poi in sella, si torna a Milano, la vacanza è finita.
In questo fine settimana, insieme a motociclisti di tutti i tipi abbiamo celebrato il mito della moto. Ci vediamo alla trentasettesima edizione.
Fabrizio Partel