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Triumph è in deciso fermento: dal sempre più vicino debutto nel mondo delle ruote artigliate (MXGP e Supermotocross) fino all'atteso disvelo delle moto di piccola cilindrata frutto della partnership con Bajaj in India, il Marchio inglese sta attraversando un periodo denso di novità sopratutto riguardo l'allargamento della gamma e della sfera d'operatività.
Di recente Triumph ha registrato alcuni nomi negli U.S. ma anche nel Regno unito e in Canada: Hurricane, Adventurer e Street Tracker. Nomi che, se teniamo in conto che le leggi americane in qualche maniera incentivano a registrare esclusivamente i nomi di prossimo utilizzo (per ragioni legate al diritto industriale), fanno pensare che tutti questi nomi saranno adottati in modelli la cui uscita non dovrebbe essere lontana. Cosa c'entra con la data di presentazione della piattaforma Triumph-Bajaj?
Uno dei tre nomi è Street Tracker: proviamo a fare qualche supposizione e a unire i puntini. In una recentissima intervista il Managing Director di Bajaj Auto, Rajiv Bajaj, ha affermato che la data di presentazione del nuovo modello frutto della partnership con Triumph sarà presumibilmente presentato il 27 giugno, a Londra. Si tratterà quindi di un lancio globale e non di un disvelo limitato ai mercati asiatici: se teniamo in considerazione che il nome "Street" ha in passato contraddistinto alcuni dei modelli di accesso della gamma modern classic della Casa inglese (con un cambio di nome che forse aveva già in mente questo genere di evoluzioni...), non ci sembra poi così improbabile che almeno uno dei prossimi modelli Triumph nati attraverso la collaborazione con Bajaj possa chiamarsi Street Tracker.
La Casa inglese non ha rilasciato comunicati in merito, quindi le nostre sono - al momento - soltanto speculazioni, ma è anche certo che una roadster e una scrambler facciano parte della line-up di quella che si preannuncia la gamma d'accesso - presumibilmente in arrivo nelle concessionarie nel 2024 - al mondo Triumph della quale sappiamo - anche grazie alle varie foto spia apparse da tempo in rete - alcuni punti salienti: progettazione, sviluppo e testing sono effettuati in UK, la produzione invece resta in capo a Bajaj che nel frattempo ha rilevato marketing&sales del Marchio inglese sul suolo indiano.
Hurricane è un nome che per molti appassionati di moto inglesi d'epoca ha un certo richiamo. Si chiamava così (nome esatto: X75 Hurricane) una moto pazzesca opera di quel genio di Craig Vetter (sì, proprio quello della Windjammer...) che a 27 anni venne chiamato da BSA per disegnare una moto che potesse competere negli Stati Uniti con le novità giapponesi del momento, principalmente la Honda CB750 Four. Ne nacque una moto, poi commercializzata con il marchio Triumph (le due aziende erano legate da stretti rapporti societari), che però era molto personale sia nell'estetica che nella guida e che sopravvisse soltanto per essere prodotta in meno di 1200 esemplari e per un anno scarso. Lo stesso nome Hurricane fu probabilmente resuscitato da Triumph per un prototipo nei primi anni 2000 (il codice del progetto era A13HC, dove qualcuno scorse la cilindrata di 1300 cc e il nome HurriCane) che avrebbe dovuto competere con le maxi da 300 km/h, ma non se ne seppe più nulla e presumiamo che il progetto sia stato definitivamente accantonato.
Quale moto potrebbe quindi fregiarsi di un nome così importante? Immaginiamo sia un modello totalmente nuovo (magari a tre cilindri, per rispettare il blasone dell'antenata), oppure un allestimento molto personale di un modello esistente ma al momento non sono trapelate altre notizie.
Chi si ricorda la Triumph Adventurer 900 della seconda metà degli anni '90? Erano in tempi in cui (ri)nacque la Thunderbird con il motore a tre cilindri 900 cc e la Adventurer ne costitutiva una variante con il cerchio anteriore da 19 pollici e impostazione cruiser, ma ancora prima questo nome apparteneva a un modello scrambler, la TR5T dei primi anni '70. Se volessimo fare una speculazione e immaginare dove collocare questo nome nella prossima line-up di Triumph non vedremmo male una Tiger 660 con il cerchio anteriore da 19 pollici ma, anche qui, le nostre sono soltanto supposizioni. Staremo a vedere, certamente di qui a qualche mese avremo ulteriori aggiornamenti.
Fonte: Rushlane
Foto: Motorcyclenews.com