Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su [email protected]
Sono fuorilegge tutti gli alberi che distano meno di sei metri dal bordo delle strade extraurbane. A stabilirlo è una sentenza della Corte di Cassazione che ha condannato per omicidio colposo Bruno Bruni. Il capo cantoniere dell'Anas di Foligno avrebbe dovuto provvedere alla messa in sicurezza della statale "centrale umbra" costeggiata da una fila di platani secolari "predisponendo un idoneo guardrail nel tratto di strada dove si trovava la pianta". In questo modo presumibilmente l’incidente di Michela Crucianelli non sarebbe risultato mortale.
A stabilire che gli alberi devono distare almeno sei metri dal limite dell’asfalto è stato l’art. 26 del codice della strada in vigore a partire dal 1° gennaio del 1993. Prima di questa sentenza (che ha condannato Bruno Bruni a un anno e sei mesi) però non era stato chiarito se la norma fosse retroattiva e quindi si estendesse a tutto il patrimonio arboreo piantato anche prima del 1993.
Dopo 17 anni la Corte Suprema ha sciolto l’equivoco: tutti gli alberi secolari e non, che costeggiano le strade italiane sono fuori legge. L’alternativa all’abbattimento esiste e si chiama guardrail. Argomento spinoso per noi motociclisti. Gli enti proprietari delle statali extraurbane, in particolare l'Anas e le Province, dovranno ora provvedere alla messa in scurezza delle strade di loro competenza.
Legambiente, nel commentare la sentenza della Cassazione, ha sottolineato l’importanza degli alberi come deterrente per l’eccesso di velocità e - citando studi condotti in Gran Bretagna - sostiene che sulle strade alberate le collisioni sono ridotte del 20%.
La Cassazione, giustamente, sottolinea la pericolosità degli alberi a ridosso delle strade extraurbane. Legambiente, dal canto suo, ci dice che la flora va tutelata e, anzi, contribuisce a ridurre la velocità (e quindi gli incidenti) ove presente.
Nessuno però parla dei guardrail di nuova generazione, che evitano danni disastrosi ai motociclisti in particolare. A quando una legge dello Stato che ne imponga l'uso su tutto il territorio nazionale? Con buona pace delle piante, che resterebbero al loro posto.
Foto: dal Web