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Quando si parla di furti e truffe, in questo caso riguardanti il nostro settore, molto spesso noi italiani veniamo presi un po’ come riferimento, con particolare enfasi nei confronti dell’area partenopea.
Ovunque, in rete, si vendano moto usate, capita di imbattersi in inserzioni che propongono esemplari particolarmente interessanti a prezzi troppo bassi per essere verosimili e in genere scritte in un italiano sgrammaticato. Infatti , usando un minimo di accortezza e contattando gli inserzionisti, si scopre facilmente che si tratta di tentativi di truffe.
Di casi ce ne sono molti, e magari ci torneremo con un articolo apposito, ma uno lo vogliamo ricordare. Contattato un inserzionista di un annuncio molto sospetto, rispondeva - sempre per iscritto - un inglese che si esprimeva stentatamente in italiano, raccontando di aver lavorato in Italia e di essere appena tornato in patria (a Sheffield, piuttosto che a Liverpool o Birmingham) millantando un divorzio, motivi di lavoro o che altro, portandosi appresso anche la moto, o lo scooter, oggetto dell’inserzione, ma che era pronto a spedire il mezzo ovunque. Mezzo del quale allegava un ricco carnet fotografico, oltre al numero di telaio e targa, la quale, però, in foto risultava ovviamente illeggibile. Il tizio forniva anche le proprie generalità e i propri recapiti nel Regno Unito, oltre ai riferimenti di un trasportatore convenzionato che avrebbe recapitato ovunque il mezzo – naturalmente a spese del venditore – occupandosi anche della transazione del pagamento. Un esempio riportava di un Piaggio MP3 400, con un anno di vita, 2.500 km, acquistato e immatricolato a Torino nel luglio del 2008, prezzo richiesto 2.500 Euro, spese di spedizione comprese!
Bene, abbiamo interpellato la Piaggio, che ci ha comunicato che un MP3 400 con quel numero di telaio era uscito da Pontedera nell’aprile del 2007, e successivamente era stato immatricolato dal concessionario di zona con quel numero di targa e venduto a un signore di Frosinone il mese dopo… Di inserzioni del genere, se ne trovano abbastanza, quindi consigliamo sempre di leggere gli avvisi di sicurezza che sono presenti nelle pagine del mercato di Moto.it per evitare di cascare in questi tranelli, anche se fortunatamente il 90% delle volte basta un minimo di buon senso per accorgersi del “pacco”.