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Sono 2,3 milioni gli italiani che in un solo anno sono rimasti vittima di truffe o di un raggiro legato all'assicurazione obligatoria del proprio veicolo.
Leggendo i dati emersi dalla ricerca commissionata da Facile.it agli istituti di ricerca mUp Research e Norstat rimaniamo un po' sconcertati. Il numero delle frodi o dei tentativi di truffa ha segnato un +300% rispetto all'analisi dell'anno passato e la stima del danno causato, in termini economici, è di quasi 700 milioni di euro.
Andrea Ghizzoni, Managing Director Insurance di Facile.it: "Un aumento tanto rilevante delle frodi in un periodo così ristretto può essere letto anche in relazione ai rincari subiti dagli automobilisti e motociclisti per sottoscrivere una polizza e la conseguente voglia di cercare possibilità di risparmiare, purtroppo non sempre affidandosi a metodi sicuri". L'ipotesi Managing Director Insurance di Facile.it è più che plausibile dato che le assicurazioni sono aumentate nel premio annuale per tutti i veicoli, segnando per le moto un +41,4%. Economicamente, parlando il prezzo medio annuale, l'assicurazione moto ha raggiunto quota 572,97 euro.
Secondo la ricerca il web continua ad essere il canale dove avvengono la maggior parte delle truffe. Il 42% delle vittime sono state infatte ingannate da una falsa email che reindirizzava a dei siti clone, logicamente falsi. Nel 23% dei casi (+11,9% dei casi rispetto all'anno scorso) il raggiro è avvenuto tramite call center, mentre nel 21% dei casi la truffa è avvenuta tramite SMS, nel 20% dei casi direttamente con il porta a porta. I Social Network e le app di messaggistica instantanea sono stati i canali della truffa rispettivamente nel 9 e nell'8% dei casi.
Complessivamente, per ogni truffato, il danno è stato di circa 287 euro, in lieve aumento rispetto al 2022 dove si era registrato un danno medio di 268 euro.
Secondo i dati evidenziati dalla ricerca, a essere stati maggiormente colpiti dalle truffe sono stati gli individui con un’età compresa tra i 25 e i 34 anni: questa è stata la fascia d'età preferita dai malfattori. Geograficamente la maggior parte delle truffe hanno colpito cittadini del sud Italia e delle Isole seguiti poi dai residenti del Centro Italia.
La ricerca evidenzia anche il livello di istruzione dei truffati: la maggioranza (il 7,8% degli intervistati) è in possesso di un titolo di studio universitario.
Sconvolgente anche la percentuale di chi decide di non denunciare la truffa. Rispetto all'anno scorso vediamo una percentuale maggiore e in crescita: il 48% di chi è stato truffato ha deciso di non denunciare, praticamente 1 su 2. L'anno scorso questo fenomeno era già presente, ma in percentuale minore (41,7%). Il 31,3% dei trufffati che non hanno denunciato ha dichiarato che la motivazione per cui non hanno agito legalmente è subordinata ai familiari e ai conoscenti, le vittime non vogliono far sapere l'accaduto. Il 27,1% si sente invece troppo ingenuo per esserci realmente cascato mentre il 20,8% ha fatto riferimento al danno economico relativamente basso.