Trump minaccia dazi per aiuti Airbus. Colpiti anche moto e accessori europei

Trump minaccia dazi per aiuti Airbus. Colpiti anche moto e accessori europei
L’amministrazione Trump sta riconsiderando l’opzione dazi, per un valore di 11 miliardi di dollari l’anno, da imporre a molti prodotti europei come ritorsione agli aiuti UE ad Airbus. Fra le centinaia di prodotti ci sono anche le moto, con relativi ricambi e accessori
9 aprile 2019

L’amministrazione statunitense guidata da Donald Trump sta valutando l’introduzione di dazi doganali a una lunga serie di prodotti europei, per un valore di 11 miliardi di dollari l’anno.

La motivazione sarebbero i sussidi che la società Airbus riceve dall’Unione Europea: Airbus, un consorzio industriale a cui partecipano Francia, Germania, Regno Unito e Spagna, è il principale concorrente industriale di Boeing nella produzione di aeromobili commerciali. Come è noto, Boing ha visto calare la produzione dei 737 di ultima generazione (ovvero la serie di aerei più diffusa al mondo) in seguito ai due recenti incidenti aerei che hanno visto protagonisti altrettanti 737 modello Max 8. Solo dalla Cina, ad esempio, è arrivato l'annullamento di cento ordini fatti.

Non è un caso che fra i prodotti passibili di dazi ci siano anche i velivoli Airbus. L’elenco è tuttavia assai lungo (qui potete scaricare le 14 pagine del documento americano) e comprende centinaia di prodotti che da uno dei 28 Paesi dell’unione raggiungono gli Stati Uniti.
Fra le merci di origine italiana troviamo, ad esempio, l’olio d’oliva e il formaggio pecorino, vini come il Prosecco, prodotti alimentari e d’abbigliamento, articoli meccanici, elettronici eccetera.

Nella lista figurano anche i motocicli con motori a combustione interna e cilindrata da 500 a 700 cc, oltre a parti e accessori non meglio precisati per motocicli e ciclomotori. 

Secondo l’Unione Europea,la richiesta di dazi appare esagerata e soprattutto spetterebbe alla WTO quantificarla e definirla. Inoltre la UE potrebbe applicare lo stesso metro per gli aiuti americani dati a Boeing. La querelle dei dazi USA-UE si trascina da anni sul fronte della rispettiva produzione aerea.
 

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Nel gennaio 2017, il dipartimento americano che si occupa del commercio internazionale degli USA, delle materie prime, della politica degli investimenti diretti e della supervisione negoziale con altri Paesi, stilò un elenco di merci europee proponendo di tassarle con dazi doganali del 100%. Al tempo la ritorsione nei confronti dell’Europa era in risposta al rifiuto di importare carni americane ricche di ormoni, e fra i tanti prodotti da tassare c’erano anche le "moto e velocipedi con motore a combustione interna con cilindrata superiore a 50 cc e non superiore a 500 cc". In quel caso, le moto e gli scooter sarebbero stati notevolemente di più rispetto alla richiesta attuale che non vede una produzione altrettanto numerosa nella fascia di cilindrata fra 500 e 700 cc.
Una richiesta che non venne accolta e che ne seguiva un’altra analoga del 2009.

Alle nuove richieste americane del 2018 la UE aveva risposto minacciando dazi del 25% su moto e altri prodotti americani. Una guerra commerciale che avrebbe potuto danneggiare tanto la moto europea come quella americana, e che fortunatamente un anno fa non si verificò.
E ieri sera l'Amministrazione USA è ritornato alla carica.

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