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Sono iniziate in Lombardia le prime riprese del documentario dedicato al quindici volte iridato, sua maestà Giacomo Agostini. Si tratta di un docufilm che con ogni probabilità vedremo nelle sale e su Sky entro la fine del dell'anno, anche se ancora non ci sono certezze sui tempi. Il titolo del docufilm sarà semplicemente "AGO", il soggetto è scritto da Giangiacomo De Stefano e Giorgio Bungaro, la regia è dello stesso De Stefano che molti lettori probabilmente già conoscono: è il regista, tra le altre cose, dei recenti "Zucchero Sugar Fornaciari" e "Gilles Villeneuve, l'aviatore".
Ci saranno immagini di repertorio, interviste, testimonianze. Posso personalmente anticipare che farò parte del "cast": in qualità di testimone diretto di molte imprese di Giacomo, sono stato recentemente intervistato da De Stefano. Ho parlato di Hailwood, del TT e di Monza, di MV e Yamaha, di quella generazione di piloti e di moto. In particolare ho raccontato di come, all'inizio degli anni Settanta, per noi giovani piloti Agostini era "troppo": troppo vincente, troppo potente la sua moto rispetto alle alte, troppo bello e fortunato lui. Era naturale invidia, e poi scoprimmo che senza alcun dubbio lui si era meritato tutto. Talenti ce n’erano tanti, ma quella testa era unica: il primo grande professionista della moto.