Una Capitale per le due ruote

Una Capitale per le due ruote
Portiamo in Campidoglio la voce di chi usa moto e scooter in città
16 luglio 2015

Dalla protesta alla proposta: mettiamo da parte le lamentele, per quanto veritiere («I cantieri non finiscono mai!», «A Roma ci sono più buche che cristiani!», «Ci sono certe strade qui che neanche a Kabul!») e scriviamo nero su bianco idee, proposte e suggerimenti per disegnare «la Roma che vorrei».


Ovviamente a misura di due ruote.


Roma non potrebbe esistere senza moto e scooter: ma non si tratta di una condanna, quanto di una risorsa. E quanto più si riuscirà a rendere “bike friendly” le arterie disegnate ai tempi di Cesare, tanto più ne guadagneremo in qualità della vita, risparmio di tempo, armonia dei rapporti tra le persone.
 

Da oggi e per i prossimi mesi, fino all'inizio del Giubileo della Misericordia, Roma sarà interessata da lavori straordinari: strade, piazze marciapiedi ed infrastrutture urbane dovranno essere poste in condizione di sopportare senza affanni la carica dei milioni di pellegrini che convergeranno verso San Pietro e le altre basiliche.


Quale occasione migliore per eliminare quei piccoli e grandi ostacoli che rendono meno agevole il muoversi su due ruote? Dai guard rail alla segnaletica, dai sampietrini all'illuminazione pubblica, dai tombini ai marciapiedi, non mancano i punti dolenti e le cose da cambiare. L'elenco potrebbe continuare senza limiti, perché basta fare un giro in città per riempire un taccuino con gli interventi necessari.


Il Comune di Roma, attraverso l'Assessorato ai Lavori Pubblici, vuole ascoltare la nostra voce e se possibile recepire i nostri suggerimenti: dal Centro alla periferia, più dettagliata e precisa sarà l'indicazione, più semplice sarà inserire l'intervento nel capitolato dei lavori da assegnare all'impresa.
 


Basta cliccare sull'immagine con il logo del Comune di Roma (o mandare una mail a [email protected]) e inserite il vostro contributo: arriverà direttamente sulla scrivania dell'Assessore. Un filo diretto finora inedito con la pubblica amministrazione, per questo importante da usare con intelligenza e buon senso.

Ovviamente vi terremo informati sugli sviluppi del progetto, sulle indicazioni che verranno accolte e sullo stato d'avanzamento dei lavori. Questa modalità di relazione, come speriamo noi e si augurano anche in Campidoglio, potrebbe diventare “normale” nel prossimo futuro, collegando con un fil rouge gli utenti della strada con le istituzioni: un rapporto finora complicato e spesso conflittuale, che sarà compito di ognuno trasformare in positivo e fruttifero.
 

A questo punto, passiamo la palla a voi: non fate i timidi, e scrivete!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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