USA. Il mercato è ottimista

USA. Il mercato è ottimista
Questa settimana mi sto preparando per due viaggetti in moto niente male... Giovedì mattina parto per farmi tutta la costa atlantica da Charleston, South Carolina, fino a Jacksonville
7 maggio 2014

 Questa settimana mi sto preparando per due viaggetti in moto niente male... Giovedì mattina parto per farmi tutta la costa atlantica da Charleston, South Carolina, fino a Jacksonville, appena passato il confine con la Florida. Voglio farmi anche qualche isoletta e porto naturale, dovrebbe essere uno spettacolo - ammesso che il tempo regga. Purtroppo la primavera qui può riservare molte sorprese, da acquazzoni improvvisi (niente di male) ai piccoli tornado, come quello che ha appena colpito l'Oklahoma settimana scorsa, per l'ennesima volta. Generalmente i "twister" - come li chiamano qui - non colpiscono sulla costa, ma è sempre meglio stare in guardia e non ignorare i segnali di allarme meteo che vengono inoltrati automaticamente a tutti i cellulari in caso di emergenza.

Sabato 18 partirò invece per un giro molto più impegnativo: 2 settimane in Colombia, su un percorso misto strada/fuoristrada. Ovviamente ve lo racconterò in lungo e in largo, probabilmente on the road...

La primavera è anche l'occasione per tirare le prime somme del mercato a due ruote americano, grazie alla diffusione dei dati riguardanti il primo trimestre da parte della MIC (Motorcycle Industry Council - l'ANCMA locale). Considerando il periodo Gennaio-Marzo 2013 la variazione globale è minima, nel senso che in percentuale le moto vendute sono sempre le stesse. Nel 2014 ad oggi siamo a 139.922 unità mentre nel 2013 eravamo a 17 in meno, ovvero 139.905. Vista "da dentro" (dopo aver frequentato fiere ed eventi riservati a rivenditori e distributori) la situazione mi sembrava molto più rosea rispetto all'anno scorso, con un mercato apparentemente più dinamico e vivace. L'ottimismo nell'aria è palpabile, al contrario della sensazione che avevo avuto nello stesso periodo l'anno scorso. E a ben guardare i numeri, approfondendo il discorso nelle varie categorie, si capisce perché una fetta dell'industria motociclistica americana stia gonfiando il petto: la maggior flessione nel 2014, che ha riportato i numeri a quelli dell'anno scorso, è negli scooter (-10.7%) e parzialmente nel fuoristrada (-2.7%), un mercato che fluttua in continuazione e che finisce sempre in crescendo.

Il crollo degli scooter, che qui comunque non hanno diffusione, non necessariamente significa la crescita di un altro segmento, perché la moto in USA è un passatempo e non un mezzo di trasporto. Quasi nessuno va a lavorare in moto, per intendersi. Resta però il fatto che il segmento delle Dual-Sport ha per ora fatto segnare un bel +3.9% e tutti i produttori coinvolti nel mercato Adventure Touring hanno visto i loro fatturati schizzare verso il segno positivo. A dispetto di un inverno terribile e lunghissimo che ha stretto in una morsa di neve e ghiaccio gran parte degli States fino letteralmente a poche settimane fa.

Vale la pena di sottolineare come le Dual Sport siano non solo le Enduro stradali come ad esempio le Suzuki DR-Z 400, le KTM EXC o le Yamaha WR250R ed X, ma anche la Kawasaki KLR 650 e le grosse BMW GS1200 e GS800, Triumph Tiger, Yamaha Super Tenere, Honda NC700X e Suzuki V-Strom. Il che vuol dire che se da un lato il segmento ha cannibalizzato quello delle offroad (non targate) allo stesso tempo ha portato un po' di linfa vitale al mercato globale delle cosiddette "On Highway" ovvero le moto targate, che possono circolare su strada. E qui si parla di stradali, sportive, touring e custom, tutte assieme, per un incremento dello 0.9% che sembra risibile ma che "in soldoni" si traduce in quasi 600 unità vendute in più rispetto al primo trimestre del 2013. Se il buon giorno si vede dal mattino...

Pietro Ambrosioni

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