USA. Scarichi aftermarket, è lotta ai produttori

USA. Scarichi aftermarket, è lotta ai produttori
Giro di vite in California per gli scarichi aftermarket. Da sempre al limite della legalità ma da sempre tollerati. Per ora la lotta comincia dai produttori
12 agosto 2014

Punti chiave

Recentemente mi sono incontrato per pranzo con Doug Muellner di FMF, la famosa ditta californiana di scarichi racing per moto offroad. Doug mi ha aiutato molto nei primi anni in cui venivo negli USA per fotografare il Supercross e visitare le varie Aziende di settore, e siamo sempre rimasti molto amici. Tra un chicken wrap e un Arnold Palmer (the freddo miscelato con limonata) ho chiesto a Doug come andassero le cose e se finalmente FMF avesse deciso di entrare nel settore delle stradali. Apriti cielo! Con due occhi sgranati Doug ha esclamato: "Non ci pensiamo nemmeno! Per un attimo volevamo introdurre qualche terminale per il segmento delle Adventure Touring, ma dopo tutto il caos tra CARB e Vance & Hines ce ne siamo ben guardati...". E lì sono stato io a cadere dal pero. CARB?

What's that? A new diet?
Beh, la storia non fa ridere per niente, anzi. Un po' di chiarezza. C.A.R.B. non si riferisce ai carboidrati ma alla California Air Resources Board, un ente che vigila sulla qualità dell'aria nel Golden State. Una delle "mission" nell'ente è ovviamente la riduzione dell'inquinamento dovuto alle emissioni di milioni di automobili e mezzi a motore, e da questo punto la California è sempre stata all'avanguardia. Per esempio la benzina "rossa" è stata messa al bando già nel 1985, quando tutte le automobili in circolazione hanno dovuto essere modificate per marciare con la sola benzina "verde".
 
Così come il "lane splitting" di cui vi parlavo settimana scorsa (leggi l'articolo) è sempre stato vietato ma di fatto tollerato in California, lo stesso è sempre valso per gli scarichi aftermarket da utilizzarsi per la normale circolazione su strada. Una zona "grigia" dove molte Aziende hanno sempre prosperato grazie alla manica larga delle forze dell'ordine e delle istituzioni. Qui in USA non c'è modo di "omologare" gli scarichi aftermarket, e anche se i costruttori hanno progressivamente introdotto dispositivi per ridurre i decibel e limitare il ritorno di fiamma, di fatto OGNI scarico non montato sulla moto al momento dell'acquisto è sempre stato illegale. Tollerato sì, ma pur sempre illegale.
 

Qui in USA non c'è modo di "omologare" gli scarichi aftermarket, ogni impianto non montato sulla moto al momento dell'acquisto è sempre stato illegale. Tollerato sì, ma pur sempre illegale.

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Il punto focale è che V&H (di cui entrambi i titolari sono stati recentemente introdotti nella AMA Motorcycle Hall of Fame) ha venduto, pubblicizzato e promosso sistemi di scarico che andavano a modificare le caratteristiche di impianti vitali quali il catalizzatore.
Dal comunicato stampa si evince anche che V&H non ha approfittato dell'opportunità di mettersi in regola offerta da una legge del 2009, secondo la quale i produttori di scarichi aftermarket avrebbero potuto continuare a vendere i loro prodotti previa una ispezione tecnica ed un parere vincolante di una apposita commissione ad hoc. Risultato? Vance & Hines ha dovuto pagare una multa di $500,000 (mezzo milione di dollari!) ed ha creato un pericoloso precedente per tutti gli altri costruttori che hanno in California non solo la loro sede di produzione ma anche il mercato più florido.
 
Fin qui i fatti. Passo adesso ai pettegolezzi, che non ho potuto confermare in quanto i diretti interessati non mi hanno ancora risposto in modo chiaro e definitivo. Pare, dico pare, che a Vance & Hines sia costato meno pagare la multa che sottomettersi ai costi della famosa ispezione e parere della legge del 2009 di cui sopra. Non so attualmente quale sia la situazione, perché se ho ben capito la faccenda si riduce a un "no inspection - no party". Per cui come fa adesso V&H a continuare a vendere scarichi per moto stradali?
Pare, dico e ripeto pare, che Yoshimura possa essere il  prossimo "bersaglio grosso". La ditta Nippo-americana è già passata sotto al pettine del CARB ed una prima serie di documenti è stata generata, con precise limitazioni (http://arb.ca.gov/msprog/aftermkt/devices/eo/kseries/K-004-2.pdf).  Rumors e pettegolezzi vari, è ovvio che questa nuova ondata di isterismo contro le moto non potrà giovare al settore, che sta solo ora iniziando a riprendersi dalla colossale crisi del 2009! 

Pietro Ambrosioni

 

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