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Guai legali per Valentino Rossi. La causa che lo vede coinvolto, intentata dai due custodi moldavi che avevano curato la sua villa fino al 2016, ha visto un parziale rovesciamento della sentenza di primo grado, con la quale il tribunale gli aveva inizialmente dato ragione. La causa poggiava su due accuse: un licenziamento illecito e una richiesta di risarcimento per straordinari non pagati.
Il licenziamento, lecito secondo la teoria secondo cui era scaturito dalla vendita della proprietà, che quindi aveva invalidato tutti i contratti in essere rispetto alla nuova proprietà, è stato invece dimostrato illecito in quanto la vendita - pur tecnicamente corretta - è stato un mero passaggio formale, restando invece sempre la tenuta di proprietà di Valentino Rossi.
Il nove volte iridato è stato quindi condannato a pagare 34.000 euro di risarcimento ai due custodi (spese legali comprese), mentre per l'altra vicenda la Corte gli ha dato ragione.
Dei 114.000 euro richiesti dalla coppia di custodi, infatti, la maggior parte era dovuta a presunti straordinari non pagati. I lavori oggetto di questa contestazione non sono stati però svolti dai due custodi, ma bensì da aziende terze chiamate specificamente per questi compiti. La vicenda potrebbe concludersi o arrivare in Cassazione, ovvero al terzo - e definitivo - grado di giudizio.