Vantaggi e svantaggi dell'utilizzo della scatola nera, ecco come funziona

Vantaggi e svantaggi dell'utilizzo della scatola nera, ecco come funziona
Cos’è e come funziona la scatola nera, anche conosciuta come black box? E quali i sono i pro e i contro riguardo al suo utilizzo ai fini assicurativi? Ce lo spiega lo Studio Menghetti
6 novembre 2023

L’idea nasce dalle necessità investigative di un chimico australiano, Davis Warren, nel 1953, a seguito di uno studio investigativo per comprendere le cause di un incidente su di un Comet, velivolo commerciale. Praticamente, la proposta era quella di registrare le voci e le attività dei piloti con un congegno che non si sarebbe distrutto in caso di sinistro, ma l’aviazione australiana bocciò il progetto. Successivamente, nel 1958, i britannici apprezzarono l’idea e fornirono a Warren i mezzi per la produzione a livello industriale.

Nel caso di scatola nera per l'auto, si tratta dunque di un dispositivo elettronico collegato alla moto o all'auto, spesso fornito dall’ente assicuratore, in grado di comunicare una notevole quantità di dati (velocità, accelerazione e decelerazione nonché tutti gli spostamenti) e informazioni sull’utilizzo e sulla posizione di un veicolo, che saranno poi elaborati in caso di incidente, furto o eventuale soccorso.

In primis, i dati a disposizione dell’ente assicuratore del veicolo contribuiscono a stabilirne, come detto, i movimenti e ricostruire la dinamica di un incidente, al fine di rilevare o escludere le responsabilità di chi è alla guida del mezzo che ne è equipaggiato.

Le informazioni trasmesse dalla scatola nera servono anche a rilevare lo stile di guida del conducente (accelerazioni, frenate velocità media), i chilometri percorsi, le strade abituali (urbane extraurbane o autostrade), il momento di maggior utilizzo (giorno o notte) e pertanto anche l’esposizione al rischio del contraente.
Il dispositivo è già incorporato su diverse auto in produzione dal 2022 in poi.

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Le compagnie di assicurazione offrono tale servizio in cambio di uno sconto sulla RCA e definiscono molteplici i vantaggi di avere a bordo una black box come ad esempio:
1. Il fatto che la scatola nera sia dotata di un rilevatore GPS integrato, permette di comunicare la posizione della moto o dell'auto, utile soprattutto in caso di furto.
2. La stessa è dotata di modulo GSM al fine della trasmissione dei dati elaborati dal microprocessore in essa contenuto alla centrale operativa.
3. La localizzazione inoltre, consente il soccorso immediato che, in caso di incidente, si attiva in modo automatico.
4. Ricostruzione della dinamica del sinistro.
5. Allarme automatico in caso di sollevamento veicolo e blocco avviamento del veicolo.

Corre l’obbligo altresì, rappresentare altri i vantaggi o svantaggi di avere a bordo una scatola nera, infatti oltre a quanto già detto ai punti precedenti si può certamente dire che:
1. La scatola nera registra le modalità e condotta di guida del conducente.
2. Registra l’intensità del cosiddetto CRASH ovvero dello scontro presunto del veicolo.
3. I dati relativi al cosiddetto CRASH saranno utilizzati per comprendere la reale intensità del danno al veicolo, ovvero se compatibile con l’entità della richiesta di risarcimento del danno al veicolo, delle lesioni richieste dal proprietario e dagli occupanti dello stesso
4. Rileva se il sinistro si è realmente verificato, in quale data, in che orario, la zona, la via, il civico e se era in movimento.
5. Registra oltre all’intensità anche il punto d’urto del veicolo, ad esempio se anteriore, laterale o posteriore.
6. Rileva a mezzo di un accelerometro, se il veicolo era acceso, spento, in marcia e a che velocità si trovava al momento che precede ed in cui avviene l’incidente.
7. Rileva spostamenti nel rispetto della privacy, poiché l’utilizzo di dati è limitato ai soggetti strettamente necessari e delegati al servizio al momento della sottoscrizione del contratto assicurativo.
8. Rileva eventuali violazioni al codice della strada.
9. Analizza se ci sono stati due CRASH a distanza di pochi giorni, in tal caso potrebbe essersi verificata una sovrapposizione di danni. Oppure se un forte CRASH non viene denunciato al momento e successivamente segnalato in un’altra data e un altro luogo viene segnalato alla sezione antifrode per valutare se è in corso una tentata truffa.
10. Esamina i dati ricevuti al fine di risarcire i danni oppure per contestarne parzialmente o totalmente le richieste, ciò anche in presenza di prove come l’intervento delle autorità di polizia a rilevare un sinistro.

Quanto sopra, per dire che tutti questi dati esaminati dal perito e dal liquidatore preposto, aiuteranno al convincimento degli stessi sulla genuinità dei danni richiesti, al fine di agevolarne o contestarne la liquidazione sia in sede stragiudiziale che giudiziale.
Inoltre, i dati raccolti sono confrontati con le dichiarazioni dell’assicurato, che se ritenute dubbie, il Gruppo Assicurativo sottoporrà all’apposita propria sezione anti frode, che valuterà il tutto pronunciandosi sulla possibile liquidazione del danno oppure sull’eventualità di procedere nelle opportune sedi, anche penali.

Purtroppo, ad oggi non sono state stabilite alcune questioni particolarmente rilevanti, come chi debba certificare l’attendibilità pari al 99% dei dati rilevati e l’incontrovertibilità degli stessi. Si propende per un ente super partes che oggi non c’è, altresì ci si affida soltanto al costruttore della black box.

Quanto alla privacy, la commissione Europea e il legislatore americano vanno nella stessa direzione: che il dispositivo tenga in memoria soltanto pochi secondi prima del verificarsi del sinistro, ma il che potrebbe essere poco rilevante per comprendere correttamente le giuste responsabilità.

Studio Legale Menghetti Roma

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