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Questa volta le statistiche diffuse dall'ACEM, l'associazione europea dei costruttori del comparto motociclistico, hanno preso in considerazione soltanto i primi cinque mercati dell'Europa a 28 Paesi. Ma si tratta pur sempre di quei cinque che sommano l'80% delle vendite totali.
Stiamo parlando di Francia, Germania, Italia, Regno Unito e Spagna. A ottobre, la somma delle immatricolazioni di moto e scooter oltre 50 cc ha raggiunto le 50.431 unità, ovvero +9% rispetto a un anno prima.
La Germania ha visto l'incremento maggiore (+30,5%), seguita dalla Spagna (+11,2%) che con la cifra di 12.277 unità è quella che ha saputo fare meglio in termini di volumi. L'Italia ha raggiunto a ottobre le 11.390 unità immatricolate, in crescita del 4,1% rispetto a un anno prima (nel dettaglio, il numero delle moto è aumentato del 12,7%, mentre gli scooter hanno visto un peggioramento pari a -3,5%). La Francia ha venduto quasi le stesse unità italiane (11.133 a ottobre), ma con una crescita migliore: +6,1%. Stabile, infine, la Gran Bretagna, con 7.809 unità e un +0,2%.
Se si considerano i primi dieci mesi del 2016, i cinque mercati guida in Europa hanno superato il muro delle settecentomila unità: 700.098 per la precisione, ovvero +7,5%. Al pari dell'anno scorso quello italiano si conferma anche in questo 2016 il primo in Europa, con il totale immatricolato a quota 178.060 unità e con l'incremento migliore: +11,5%.
Il mercato tedesco segue con 151.189 unità e un buon +5,6%; per importanza numerica troviamo poi Francia (140.968 unità e +2,4%), Spagna (127.265 e +10,3%) e Gran Bretagna, 102.616 unità e +8%.
m.g.