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La chiusura delle attività commerciali non essenziali è iniziata il 23 marzo nel Regno Unito. Ad aprile le concessionarie sono state quindi chiuse per tutto il mese e si sono salvate soltanto alcune vendite online.
I dati diffusi dalla MCIA britannica segnano un -83,5% nelle immatricolazioni totali, basate su 1.623 unità contro le 9.820 di aprile 2019. Un dato terribile ma meno tragico rispetto al -97% del comparto automobilistico.
Ricordiamo che le immatricolazioni italiane ad aprile sono crollate del 97% (vendendo meno di un migliaio di pezzi) e quelle in Spagna del 93%.
Ritornando al dettaglio del Regno Unito, i ciclomotori sono arretrati del 76,6% (da 609 a 142 unità), i tre ruote dell'82,7% (con numeri piccoli peraltro: da 81 a 14 unità), mentre i motocicli (quindi moto e scooter insieme) si sono ridotti dell'83,9%, da 9.130 a 1.467 unità.
I modelli più venuto sono quelli di piccola cilindrata (da 51 a 125 cc), seguiti dalla fascia che va da 126 a 650 cc e poi dalle 651-1000 cc.
Il primo quadrimestre totalizza infine 25.451 unità vendute contro le 36.951 di dodici mesi prima: -31,1%.