Vespa GTS 250 i.e, per la rivista Motorrad è la Moto dell'anno 2006 nella categoria scooter

Per il secondo anno consecutivo Vespa si impone nella categoria scooter del concorso "Motorrad des Jahres" (Moto dell'Anno) indetto dalla prestigiosa testata tedesca Motorrad. In questa edizione del premio è stata Vespa GTS 250 i.e, l'erede più giovane e sportiva della tradizione Vespa, a replicare il successo colto, nel 2005, da Vespa GT 200L. Ben 40mila lettori di Motorrad - rivista del settore "due ruote" tra le più diffuse e autorevoli al mondo - hanno partecipato alla votazione inviando le loro preferenze. Quello di Vespa GTS 250 i.e. è stato un successo che non lascia dubbi: un lettore su tre ha votato per Vespa GTS che si è imposta con una percentuale del 33,5% sbaragliando i concorrenti. Nella classifica finale, infatti, Vespa GTS i.e. si è lasciata alle spalle Suzuki Burgman 650 Executive (17% dei voti), Peugeot Jet Force 125 Compressor (13,5%) e Yamaha T-Max (9,1%). Il successo decretato dal pubblico tedesco sottolinea l'anno straordinario di Vespa, un marchio che, mentre si appresta a festeggiare il 60° anniversario, ha visto le vendite crescere fino a circa 90.000 unità nel 2005, con un incremento superiore al 50% in dodici mesi dovuto al successo riscontrato dai nuovi modelli Vespa LX e Vespa GTS 250 lanciati nel corso dell'anno. E' stato Michael Pfeiffer, direttore di Motorrad, a consegnare il premio a Vespa GTS durante la tradizionale cerimonia che, a Stoccarda, ha celebrato le moto più amate dai lettori tedeschi. Vespa GTS 250 i.e. Cinquant'anni dopo la nascita della Vespa GS, primo scooter sportivo, Vespa GTS 250 i.e. riprende quel mito di elegante sportività e si rivela come la Vespa più potente, veloce e tecnologicamente dotata mai apparsa. Spinta da un modernissimo e potente motore 250cc, 4 valvole, raffreddato a liquido e dotato di iniezione elettronica, Vespa GTS è frenata da un superbo impianto a doppio disco sul quale è disponibile, a richiesta, il sistema ABS. Vespa GTS 250 i.e. è tra i primissimi due ruote, e il primo nella classe "quarto di litro", già omologato secondo le future e severe normative Euro 3.