GS Experience. Sulle strade in terra battuta più belle d'Italia
Un'esperienza di viaggio magnifica, riservata dalla casa bavarese ai sempre più numerosi appassionati di enduro che si rivolgono alla
GS Academy per imparare i rudimenti della
guida off-road in sella alle bicilindriche tedesche.
E' quanto si propone di fare GS Experience con una
serie di viaggi-avventura pensati proprio per chi ha frequentato
la scuola di Beppe Gualini nella splendida Tenuta di Castelfalfi, in Garfagnana.
E non c'è bisogno necessariamente di andare in Africa per scoprire scenari spettacolari e per godere di
chilometri e chilometri di fuoristrada, immersi in una natura incontaminata, nella quale l'uomo ha ancora un ruolo marginale.
Basta andare in Sardegna, meglio se fuori stagione, per assaporare profumi e colori a cui non siamo più abituati.
L'isola del Mediterraneo è stata infatti scelta da Gualini e dagli uomini BMW quale
meta ideale per testare le capacità di uomini e mezzi su percorsi a tratti impegnativi. Un contesto magnifico, in cui le varie GS della scuola (dalla F 800 GS su su fino alla R 1200 GS Adventure) si rivelano compagne ideali per raggiungere
posti altrimenti inaccessibili.
400 km in 2 giorni
Arriviamo a
Olbia, sulla costa nordorientale sarda, nelle prime ore del mattino. Giusto il tempo di indossare
l'abbigliamento protettivo (rigorosamente da off-road) e siamo pronti per ascoltare il
briefing di Gualini. Beppe farà da apripista lungo il percorso, accompagnato da
Alessandro (endurista locale dalla manetta facile e dalla lingua tagliente) e da
Stefano (istruttore presso la GS Academy e rallysta di buon livello).
A nostra disposizione c'è
l'intera gamma GS, gommata per l'occasione con le tassellate
Metzeler Karoo T che si mostrano a loro agio tanto su asfalto, quanto sul brecciolino tipico degli sterrati sardi.
Decidiamo di utilizzare l'ultima nata della gamma, la
F 800 GS, in virtù
dell'ottimo compromesso raggiunto tra le prestazioni del bicilindrico parallelo (85 cavalli in fuoristrada non sono uno scherzo) e l'agilità della ciclistica (il peso è di circa 200 kg, un ottimo valore).
Prima tappa. Il Golfo di Orosei
La prima meta del nostro viaggio è
Cala Gonone, sovrastata da rocce che cadono
a picco sul mare e che sono scelte come palestra da scalatori provenienti da tutta Europa.
Raggiungiamo Cala Gonone percorrendo sotto la pioggia battente la statale 131. Nonostante il meteo poco favorevole, il quadro è incantevole. Imbocchiamo
la strada panoramica che si inerpica lungo l'alta scogliera. L'andatura è ridotta - procediamo a passo d'uomo - per via
dell'assenza di qualsiasi barriera protettiva tra noi e il mare, che si estende circa 100 metri sotto di noi. Il sentiero è costeggiato da alti arbusti di finocchio selvatico in fiore, che diffondono nell'aria il loro caratteristico, intenso profumo.
La strada è cieca, ma merita di essere percorsa
in virtù della splendida vista che offre sul Golfo. Fatta inversione, riprendiamo la strada asfaltata e puntiamo verso l'abitato di
Dorgali.
Ci lasciamo alle spalle il
Lago del Cedrino e imbocchiamo la valle di Oddoene.
Il villaggio nuragico di Tiscali
La valle di Lanaittu ospita il
sito nuragico più famoso di tutta la Sardegna: i ruderi del villaggio di Tiscali. Purtroppo non abbiamo il tempo di raggiungerlo (richiede una
camminata impegnativa di diverse ore su sentieri di difficile individuazione), ma la vallata che lo ospita è fuori dal tempo e merita senz'altro di essere visitata.
Corre sinuosa tra rocce e pilastri di calcare, immersa in un paesaggio mutevole. Prati verdi destinati al pascolo del bestiame si alternano a maestosi sughereti e a conifere che regalano inattese zone d'ombra.
Il
dedalo di strade sterrate e di guadi si rivela un divertente parco giochi, e invita
all'arte dell'esplorazione in moto. I GS procedono sicuri anche sul letto del rio Flumineddu e alzano bandiera bianca solamente di fronte alle mulattiere più difficili.
L'area si presta alla guida in fuoristrada e
gli uomini del Corpo Forestale dello Stato sono preziosi amici nell'indicarci quali percorsi sono agibili e quali meno. Gualini ha il grande merito di avere preso contatto con le amministrazioni locali e di aver ottenuto la licenza di
attraversare i terreni demaniali, di norma interdetti al transito.
Il museo-albergo di Su Gologone
GS Expierence
emoziona anche a motori spenti. Terminiamo infatti il primo giorno di viaggio a
pochi chilometri da Oliena, presso l'albergo
Su Gologone, creato negli anni '60 dalla famiglia di Peppeddu Palimodde.
I locali della struttura alberghiera ospitano
oggetti rari, mobili, vestiti e utensili provenienti dalle tradizioni isolane degli ultimi tre secoli.
Si possono ammirare anche le collezioni d'arte private che raccolgono le migliori opere pittoriche degli artisti sardi del ‘900. Nell'ala esterna di Su Gologone sono visitabili
i laboratori di ceramica, tessitura e pittura. Ultima - ma per qualità dovrebbe essere al primo posto - lasciamo la
cucina tipica nuorese. Su tutte le portate svetta il tradizionale maialino sardo: quale migliore chiusura del nostro tour culturale e gastronomico a Su Gologone?
Le nevi del Monte Limbara
La
seconda giornata prevede un breve trasferimento su asfalto. Entriamo nel
cuore della Barbagia e tocchiamo i paesi di
Lula, Bitti e Buddusò. Sulla strada che conduce in quest'ultimo paese scorgiamo
uno dei nuraghe meglio conservati dell'isola, il
nuraghe Loelle. Si trova a 794 metri di altitudine e sorge su di un affioramento di granito che funge da sostegno. Il suo buono stato di conservazione consente una visita dei due locali posti all'interno.
Da Buddusò imbocchiamo la strada bianca che ci porta sino all'intersezione della provinciale che collega Oschiri a Berchidda. Ed è Berchidda il paese da cui partiamo, nuovamente in fuoristrada,
alla volta del Monte Limbara. La sua punta Balistrieri tocca i 1.362 m sul livello del mare e ha ospitato nel recente passato una base NATO e una stazione dei Carabinieri.
Oggi è sede di una stazione di telecomunicazioni dell'Aeronautica Militare.
Lo sterrato che ci porta in vetta è di una certa difficoltà, vuoi per la pendenza, vuoi per il fondo a tratti smosso. In questo frangente i tasselli delle gomme Karoo sono provvidenziali e
donano alla GS (anche 1200)
tutta la trazione necessaria a superare gli strappi più ostili.
Lasciamo le antenne del Limbara alle nostre spalle e
iniziamo la discesa verso la regione della Gallura. La nostra prossima tappa è
Sant'Antonio di Gallura, circondato da numerose valli ricche di querce e di sugheri.
Le strade bianche sono ben battute e molto veloci. Le GS procedono spedite (non conosciamo i limiti di velocità su sterrato, ma crediamo di averli abbondantemente sforati) e solo
due profondi guadi di circa 60/70 cm ci obbligano a frenate repentine (ricordatevi di disinserire sempre l'ABS prima di lasciare l'asfalto!).
L'acqua del guado lava le moto e inzuppa i piloti. Poco male, ci attendono solo pochi chilometri.
Dalla
Punta De Su Aspro, a circa 500 m sul livello del mare, intravediamo il Golfo di Olbia e l'aeroporto da cui partiremo alla volta del continente.
Solo
un'ora di volo separa questa
incredibile terra, in cui natura e tradizioni parlano un linguaggio antico, dalla frenesia della nostra città.
Andrea Perfetti
Foto di Orazio Truglio
Appunti di viaggio:
Moto: BMW F 800 GS
Luogo: Barbagia e Gallura (Sardegna)
Meteo: variabile; temperature da 8 a 19°
Terreno: strada statale e percorsi sterrati
Sono stati utilizzati:
- Casco Premier Ares
- Giacca REV'IT! Cayenne Pro
- Pantaloni REV'IT! Cayenne Pro
- Stivali Diadora MX5 PRO
Dove alloggiare:
Country Resort Su Gologone
www.sugologone.it
Loc. Su Gologone - 08025 OLIENA (NU)
Telefono 0039 0784 287512 - 287552
[email protected]