Virtual Roads: la propria strada preferita diventa un videogame

Virtual Roads: la propria strada preferita diventa un videogame
Porsche e Way Up Technologies hanno lanciato Virtual Roads, un app che permette trasferire una strada nel mondo virtuale grazie a un software che converte le registrazioni della strada e dell'area circostante in un ambiente 3D
15 febbraio 2022

La notizia potrebbe non essere direttamente correlata al mondo della moto, ma soltanto in apparenza: Porsche e Way Up Technologies hanno lanciato tramite un comunicato stampa Virtual Roads, un app che permette di “registrare” tramite la videocamera del proprio smartphone la strada preferita e convertirla in un file che può successivamente essere trasferito automaticamente al mondo virtuale grazie a un software che converte le registrazioni della strada e dell'area circostante in un ambiente 3D. Questo processo richiede meno dell'uno per cento del tempo richiesto da un processo di digitalizzazione convenzionale che utilizza il laser e che viene comunemente utilizzato per realizzare, per esempio, le digitalizzazioni delle piste reali utilizzate nei videogame di guida.

 

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Il progetto si basa su un software specializzato che utilizza una tecnologia come l'intelligenza artificiale per catturare una strada e le sue caratteristiche circostanti, come le barriere di sicurezza e gli alberi. Queste caratteristiche sono poi riprodotte il più fedelmente e rapidamente possibile in una forma digitale 3D utilizzabile dai noti videogame come per esempio Assetto Corsa con il quale la interoperabilità è già garantita. Il programma è stato sviluppato da Way Ahead Technologies e attinge a un vasto archivio grafico, con la necessaria attenzione anche alla privacy di coloro che possono essere involontariamente ripresi dalla telecamera dello smartphone.

 

Way Ahead Technologies è un'azienda svizzera che si occupa di realtà aumentata per head-up display e cabine di pilotaggio virtuali e basta dare un'occhiata al loro profilo instagram per capire quale potrebbe essere il contributo non solo al divertimento ma sopratutto alla sicurezza di una tecnologia che possa, per esempio, segnare le strade al buio con delle linee di demarcazione virtuali delle corsie o avvertire del tipo di curva che si sta per affrontare.

Ovviamente Virtual Roads è un'applicazione ludica, ma sottende a una tecnologia di realtà aumentata che già molte aziende stanno implementando e che tra non molto vedremo probabilmente presentata in forma più o meno ufficiale sul mercato.

 

Le applicazioni in campo motociclistico sarebbero infatti piuttosto interessanti: con un head-up display (inserito nel casco, nel cupolino o sulla superficie del serbatoio) come per esempio sta da tempo sperimentando anche la svizzera Aegisrider - è possibile segnalare l'andamento della strada, i pericoli e le insidie ma le potenzialità sono enormi; se pensiamo alla possibilità di una connessione tra i veicoli e tutto l'ambiente circostante (quella che comunemente viene chiamata V2X) è possibile immaginare direttamente sulla visiera l'avviso di un pericolo come un veicolo fermo dietro la curva e se spingiamo ancora più oltre la – mica tanto – fantasia possiamo ipotizzare che la stessa motocicletta possa intervenire a porre rimedio a un nostro errore di valutazione, frenando in prossimità di una curva troppo stretta per la velocità con la quale la stiamo approcciando. Ma esiste anche la non residuale possibilità di un uso per intrattenimento della realtà aumentata o, ancora, quello di avvisi non strettamente legati alla guida. Scenari molto ampi, per i quali vi promettiamo alcuni approfondimenti.

Virtual Roads, probabilmente, potrebbe anche essere successivamente sviluppato anche per il mondo della motocicletta, magari con un partner più specificamente motociclistico, anche se la complessità e la specificità della dinamica delle due ruote imporrebbe un approccio diverso e peculiare.

Potrebbe non essere troppo lontano il momento in cui potremo sfidare virtualmente i nostri amici motociclisti sulla nostra strada preferita, ma comodamente sul divano di casa o, ipotizziamo, seduti sulla nostra vera motociclietta equipaggiata di tutti i necessari sensori per trasferire dal reale al virtuale i comandi impressi durante la guida. Un po' quello che avviene in campo ciclistico con le applicazioni che permettono di correre in bici in scenari reali: ma, in questo caso, anche la fatica è reale.

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