Volete trasformare una BMW boxer, o una Guzzi V7, in elettrica?

Si tratta di una soluzione retrofit elettrica proposta da Ride Mercury, pensata per convertire le BMW della serie R del recente passato, ma anche per sostituire i V2 Moto Guzzi
21 ottobre 2022

Poter utilizzare ancora moto d'epoca tagliate fuori dalla circolazione – perché non più marcianti o banalmente per le restrizioni sulle emissioni – sostituendone il loro motore termico con uno elettrico.
Si tratta della soluzione retrofit recentemente regolarizzata e ammessa, e che sta prendendo piede anche su scooter e moto, dopo l'automobile, anche se in forma generalmente artigianale.

Un nuovo kit è stato progettato dalla francese Ride Mercury, emanazione della più nota Moto Therapy. Ovvero una nota officina di preparazione di moto speciali, guidata da Jean-Marie Raymon e da Cédric De Azevedo, che si trova alle porte di Parigi.

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Con il loro retrofit, i due hanno pensato di rivolgersi ai possessori di vecchie BMW serie R, che non sono poche anche in Francia, disegnando un gruppo batterie dal disegno simile al boxer alimentato a benzina.

Il kit è composto da un motore da 10 kW raffreddato a liquido che fornisce una coppia massima di 200 Nm, spinge la moto alla velocità di 110 km/h ed è integrato nel mozzo ruota posteriore.

Le batterie, prodotte in Francia, prendono il posto dei cilindri e si inseriscono in un “basamento” che ospita l'unità di controllo e l'inverter. L'autonomia è di 100 km e la ricarica completa richiede 4 ore di tempo.

Una seconda versione prevede la medesima operazione dedicata alle Moto Guzzi, con un “gruppo motore” che imita il disegno del V di 90° trasversale di Mandello.

Il costo previsto del kit è di 14.000 euro. Un secondo kit che comprende anche modifiche estetiche e nuove sospensioni dovrebbe costare 19.500 euro.

Per la realizzazione di questo progetto, al momento sulla carta, la società ha lanciato un'operazione di raccolta fondi che punta all'obiettivo di 300.000 euro entro la fine di ottobre. Investimento necessario per la realizzazione dei prototipi e delle relative omologazioni.

Se tutto andrà per il verso giusto, la commercializzazione del primo kit è ipotizzata nel 2023.

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