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Volkswagen sta avendo colloqui preliminari con potenziali acquirenti del marchio Ducati per valutare l'interesse verso la Casa motociclistica italiana. Lo farebbe in vista dell'appuntamento di novembre sulla pianificazione quinquennale del gruppo.
A scriverlo è l'agenzia Reuters, citando come fonti tre persone vicine all'operazione di esplorazione che riguarderebbe anche Lamborghini e Bugatti.
Volkswagen ha rifiutato di commentare la notizia.
Alcune settimane fa erano circolate voci relative a una possibile cessione di questi marchi, poi smentite ufficialmente dal CEO del gruppo Volkswagen Herbert Diess.
In occasione dell'Annual General Meeting el gruppo, a fine settembre, Diess aveva anzi espresso parole di elogio verso i due marchi bolognesi, Ducati e Lamborghini. Di Ducati aveva sottolineato la crescita degli ultimi anni, mentre dei tre marchi auto di lusso (oltre a Lamborghini, Bugatti c'è Bentley) aveva detto che stanno affrontando la crisi “estremamente bene”.
La notizia pubblicata ieri dalla Reuters sostiene però l'ipotesi di una revisione del portafoglio marchi del colosso di Wolfsburg. Che non comporterebbe unicamente la vendita ma anche accordi industriali.
Secondo le fonti citate, Volkswagen starebbe valutando il futuro di Ducati, Lamborghini e Bugatti in una più ampia strategia di economie di scala; tutto questo mentre ci si sta spostando verso produzione di auto elettriche di massa, con enormi investimenti, e mentre il gruppo sta cercando di raddoppiare il suo valore.
Questa revisione del portafoglio potrebbe portare a partnership tecnologiche, a ristrutturazioni e ad altre opzioni che comprenderebbero anche la vendita.
“C'è del movimento attorno a Ducati” ha detto una delle fonti a proposito di un potenziale inizio d'asta Ducati. Aggiungendo però che non è stata ancora presa nessuna decisione in merito.
Come è noto non è la prima volta che si parla di una possibile vendita di Ducati.
Nel 2017, in pieno scandalo Dieselgate, era stata affidata alla società di investimento Evercore Partners la ricerca di possibili acquirenti, e fra i nomi più interessati erano spuntati le indiane Bajaj Auto e Hero Motorcorp, la cinese Saic, fondi di private equity, Andrea Bonomi (la Investindustrial di famiglia che vendette Ducati ad Audi nel 2012) e infine la famiglia Benetton.
Dopo mesi di indiscrezioni, anche il sindacato tedesco dei lavoratori Audi - che partecipa alla gestione aziendale - aveva sollevato preoccupazioni attraverso un comunicato ufficiale. E alla fine Rupert Sadler, numero uno Audi, aveva assicurato che il futuro di Ducati non sarebbe cambiato ponendo fine alla questione.
E ancora prima, nel 2015, c'erano stati rumors di vendita poi smentiti dall'allora AD del Gruppo, Matthias Müller, che aveva parlato di varie ipotesi allo studio su alcuni marchi del gruppo.
Ma anche in quell'occasione, nessuna ipotesi di cessione era stata presa in considerazione.