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In occasione del 21 giugno, World Motorcycle Day, Babbel, la diffusissima app che aiuta a sviluppare le abilità linguistiche, ha preparato un glossario per augurare ai centauri di tutta Italia un felice ritorno in sella.
Iniziamo da chi proprio non è un fulmine sull'asfalto. Noi in Italia lo definiremmo un fermone, un cancello o un imballato. In inglese si usa il termine Q-Tip, l’equivalente del vecchietto col cappello ma in versione due ruote. In Germania invece meglio non guadagnarsi il titolo di spaßbremse (traducibile come “guastafeste”), né tantomeno guidare una dickschiff (letteralmente “grossa nave”), se è così voi siete la zavorra del gruppo.
La nostra passeggera che noi chiamiamo zainetto o Zavorrina, in Spagna di chiama paquete o in tedesco hecklast, l’equivalente di “carico posteriore”. In Inghilterra una backwarmer, letteralmente “scaldatrice di schiena” può essere un valido aiuto nel viaggio.
La pista ha un dizionario nel dizionario fatto di termini tecnici e di parole che riassumono competenze ed emozioni. Aprire, spalancare (il gas) in Francia si dice rouler plein pot e in Portogallo con enrolar o cabo. L’obiettivo è ottenere la massima prestazione dal mezzo a disposizione, darle a toda máquina o darle duro come direbbero i piloti spagnoli della MotoGP. Chi riesce a conquistarsi il titolo di manico o di Speed Demon (traducibile dall’inglese come “demone della velocità”) o il cachorro louco (letteralmente “cane pazzo” in portoghese) gode della stima del gruppo.
Alcuni termini che ben rendono alcune sensazioni sono nel resto d'Europa meno coloriti che da noi. Lo sbacchettmento del manubrio, per esempio in inglese si traduce con speed wobble (“oscillazione ad alta velocità”), in tedesco shimmy (“dondolamento”), mentre l’equivalente spagnolo è tambalearse (“traballamento”).
Paese che vai motociclista che trovi.