Yamaha CH2 Racing 4.5: special da deserto

Yamaha CH2 Racing 4.5: special da deserto
Una YZ450F diventa la base per coronare un sogno: correre il Merzouga Rally con una (splendida) moto preparata in proprio
8 agosto 2012

Christian Giordanengo è un costruttore del settore automobilistico e restauratore di auto d’epoca di Boves (CN) con una gran brutta passione per i rally a due ruote. Una passione nata da bambino, quando alla TV la Dakar teneva banco e si vedevano i prototipi ufficiali solcare le dune africane, ma finora sopita e solo parzialmente sfogata in discipline come la velocità, l’enduro e il supermotard. A 32 anni però Christian ha deciso di realizzare il proprio sogno: correre un rally. Ma soprattutto di correrlo, grazie all’esperienza maturata nel suo lavoro – e a tante moto allestite per team, piloti privati ed amici – con una moto fatta da sé.

 

Il sogno prende vita lo scorso marzo, parlando con un amico che ha sottoposto a Giordanengo una Yamaha WR per partecipare alla Dakar 2013. Christian scopre l’esistenza del Merzouga Rally organizzato da Edo Mossi, lo spirito è quello giusto, e l’iscrizione viene quasi da sé. La scelta della moto cade sulla Yamaha YZ450F, che il preparatore ama tanto per la potenza quanto per la ciclistica ma anche, con molto senso pratico, per lo spazio che l’iniezione davanti al cilindro lascia al posizionamento della batteria. Il dado è tratto, parte il progetto CH2 Racing R4.5. R come le Yamaha più veloci, R1 ed R6, e 4.5 come la cilindrata, CH2 Racing come – ovvio – l’atelier di Christian.

 

La fase di design ha visto l’ovvia creazione di diverse bozze fino ad arrivare a quella giusta, per poi iniziare quella di costruzione e sviluppo basata sulla creazione di una maquette con parti in polistirene su cui Christian ha ricavato subito alloggiamento batteria e vano attrezzi. L’aspetto è stato subito quello giusto, per cui si è passati alla realizzazione dei serbatoi (in alluminio di spessore 20/10), fase in cui è emersa una criticità: il serbatoio posteriore è dotato di un condotto sdoppiato verso i serbatoi principali, dove però il destro è sagomato in maniera molto complessa per lasciare spazio allo scarico mantenuto nella sua posizione originale.

 

La CH2 Racing in fase di allestimento
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Problema risolto con un po’ di ingegno, e con il montaggio di raccordi rapidi CPC che, oltre a velocizzare la rimozione dei serbatoi, fungono anche da valvole di tenuta una volta scollegati. La pompa della benzina è stata alloggiata nel serbatoio sinistro – a cui convergono tutti gli altri, dotati di rubinetti. La capienza dei serbatoi è di 23 litri, ottenendo dunque una moto piuttosto snella che non sacrifica sull’altare dell’autonomia (250km, sufficienti per qualunque rally) la maneggevolezza del modello di serie.

 

Terminati i serbatoi è venuto il turno delle carene, realizzate in fibra di vetro, che sono state posizionate partendo dal collocamento ideale del supporto per la strumentazione, composta da un road book Touratech, trip master e ripetitore di cap son Rallye Navigation Solutions, nonché secondo trip master Trail Tech Vapor. Sempre Trail Tech i fanali anteriori a led, soluzione scelta per privilegiare il risparmio energetico. In fibra di vetro anche il parafango anteriore, mentre il paracoppa è realizzato in Ergal di spessore 30/10 ed ospita al suo interno la riserva di 3 litri d’acqua obbligatoria per regolamento.

 

L’impianto elettrico è stato completamente rifatto, con linee dedicate e protette da fusibili; per ovvie ragioni sono stati utilizzati ovunque connettori a tenuta stagna, ed è stata montata una batteria agli ioni di Litio da 14Ah in funzione di tamponamento sull’accensione originale (potenziata) per aumentare l’intensità di corrente disponibile.

 

Nessuna modifica meccanica di rilievo, fatta eccezione per l’adozione dello scarico completo Akrapovic in titanio. Le sospensioni sono state tarate su misura per pilota ed utilizzo, i cerchi originali hanno ceduto il posto ad unità con mozzo ricavato dal pieno e rinforzati nel canale e nei raggi, e l’impianto frenante è stato potenziato attraverso dischi maggiorati e pastiglie più aggressive. Sostituite anche le piastre di sterzo assieme a manubrio e relativo supporto. Nuovi anche i raccordi radiatore; quest’ultimo è stato dotato anche di elettroventola per migliorare il raffreddamento del motore anche in condizioni di elevato carico ma bassa velocità che tipicamente si presentano nell’affrontare le dune.

 

Christian posa orgogliosamente con la sua R4.5
Christian posa orgogliosamente con la sua R4.5

La sella è stata modificata con l’inserimento di uno strato di gel poliuretanico e neoprene compresso, e contraddistinta da un tocco vintage del rivestimento in Alcantara nero che aumenta l’eleganza della moto. Tocco finale la verniciatura in livrea ufficiale Yamaha (ricordate il richiamo alle R1 ed R6?) bianco perla/blu/nero, con le sole decals degli sponsor che hanno aiutato Christian in questo progetto realizzate gentilmente da Massimo Perotti, che a detta di Christian stesso “ha passato le notti ad inseguire i miei capricci su come volevo gli adesivi”.

 

Ringraziamenti d’obbligo per tutti coloro che hanno deciso di supportare il progetto di Christian: Autorestauro, Innteck, Damilano group, Saced, Lampofren autoricambi, colorificio Gazzera, Gruppo VPS e EuroDrone, Raleri optical magic, FRW Bike, amphibious dry equipment. Un grazie Speciale ad FRW Bike che ha sposato il progetto mettendo a disposizione di Giordanengo una delle loro fantastiche MTB per gli allenamenti – la collaborazione trova le radici nella passione e i sogni che muovono l’operato di entrambi nella realizzazione di prodotti unici “Made in Italy”.

 

Il lavoro ha richiesto complessivamente cinque mesi (3 per la progettazione, 2 per la realizzazione) ma il risultato finale, che potete ammirare nelle foto, ripaga ampiamente gli sforzi profusi. Se voleste commissionare a CH2 Racing una replica potete immaginarvi costi che variano ovviamente in base al livello della realizzazione. A titolo indicativo il kit base composto dai 4 serbatoi, carena, codino, parafango anteriore basso, supporto strumentazione, paracoppe, verniciatura, ventola radiatore e impianto elettrico dedicato vi porterebbe via 6500€ + IVA, che non comprendono strumentazione (scelta dal cliente in base alle proprie esigenze) nonché taratura delle sospensioni.