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Il nome di Christian Giordanengo non è nuovo ai lettori di Moto.it. Della sua 450 special da deserto abbiamo infatti scritto qui. Questa volta vogliamo invece mostrarvi l'ultima sua fatica, si tratta della Yamaha XT1200Z allestita per l'Hellas Rally corso pochi giorni fa in Grecia e preparata nientemeno che per David Frétigné. Il 43enne francese è giunto terzo alla Dakar del 2009, che quattro volte ha concluso nelle prime dieci posizioni, e prima ancora ha corso nel motocross e nell'enduro.
Al recente Rally greco, Frétigné si è classificato al secondo posto nella categoria riservata alle bicilindriche, guidando la Yamaha che vedete in queste foto e che si deve alla ch2Racing. Dietro la quale c'è appunto Christian Giordanengo da Boves, Cuneo, che di mestiere restaura automobili d'epoca (ricostruendole dalla A alla Z) e che per passione, oltre che come seconda professione, prepara moto speciali da fuoristrada.
Nella fotogallery potete vedere due moto, quella verniciata in bianco e blu è la moto personale di Christian. E' una SuperTénéré modificata per un fuoristrada relativamente spinto, alleggerita comunque di una quindicina di chili rispetto all'originale e dotata di serbatoio aggiuntivo posteriore da 13,5 litri, in alluminio e autocostruito.
L'altra moto, quella a base blu, è la XT1200Z rivista più in profondità e destinata ai rally. Posteriormente la moto è stata accorciata di 180 mm riducendo il telaietto e ridisegnando la coda che ora è in fibra di carbonio e accoglie il serbatoio per l'acqua potabile. L'originale serbatoio della benzina è stato modificato negli appoggio delle ginocchia, perdendo un litro di capacità ma guadagnando in ergonomia nella guida off-road. Importante il passaggio ai cerchi, Excel, da 21 e 18 pollici per poter montare i pneumatici specifici, nel caso i Michelin Desert. Naturalmente sono state riviste le sospensioni, la forcella originale è stata modificata internamente da Andreani e il mono posteriore è un Ohlins specialistico. Il forcellone originale è stato rivisto unicamente per il montaggio del cerchio e della relativa gomma da 18 pollici.
Il motore ha ricevuto una diversa cassa filtro, i collettori di scarico sono stati modificati e privati di catalizzatori. Le due mappe, sport e touring, sono state riprogrammate al fine di avere maggior tiro ai medi e allungo, mentre la potenza è cresciuta fino a superare i 120 cavalli. Da notare che in gara sono state usate entrambe le mappature a seconda dei percorsi affrontati.
L'impianto frenante è quello di serie, ritenuto anche fin troppo potente da Giordanengo - che sta difatti pensando a una futura versione monodisco anteriore - ma è stato eliminato l'impianto Abs. Un'altra novità che ha richiesto attenzione è stata la possibilità di eliminare il controllo di trazione in maniera elettronica dialogando con la centralina di gestione motore.
Il ricorso a numerosi particolari in ergal ha contribuito ad abbassare il peso di 30kg rispetto alla 1200 Yamaha di serie. La moto ha richiesto un mese di lavoro per essere completata, oltre a un mese e mezzo impiegato nel preparare le singole parti che sono state modellate sulla prima XT1200Z preparata.