Yamaha deposita un nuovo brevetto: anti-dive evoluto per sospensioni elettroniche

Yamaha deposita un nuovo brevetto: anti-dive evoluto per sospensioni elettroniche
Alberto Raverdino
La soluzione mira ad offrire un efficace anti affondamento della forcella in frenata e un limitato abbassamento del posteriore in accelerazione. Ecco cosa sappiamo
22 maggio 2024

Anche se il rapido affondamento della forcella in frenata è relativo a frenate brusche e repentine tipiche della guida in circuito, anche su strada vi sarà capitato di dover eseguire una frenata d’emergenza con conseguente rapido affondamento della forcella e alleggerimento del posteriore. Circostanza analoga quella in cui, in caso di forte accelerazione, la sospensione posteriore tende a schiacciarsi con conseguente alleggerimento dell’anteriore e relativo intervento dell’anti Wheeling che di fatto taglia la potenza per evitare impennate capaci di limitare l’accelerazione. Insomma, questo eterno problema coinvolge in primo luogo il mondo delle corse, ma anche quello dei comuni mortali.

A questo proposito Yamaha ha depositato un nuovo brevetto che dovrebbe rendersi parecchio utile per garantire una guida più efficace e sicura su strada e più redditizia e performante in pista. Con l’avvento della gestione elettronica delle sospensioni e con l’esperienza maturata in MotoGp, la tecnologia potrà inizialmente essere utilizzata su Yamaha R1, MT-09 e R6. Il brevetto coinvolge sia la gestione dei freni, sia i freni idraulici sia il carico delle molle delle sospensioni; a quanto pare, entrambi i due aspetti saranno gestiti da sistema che dovrebbe essere in grado di distribuire intelligentemente la frenata tra anteriore e posteriore e, allo stesso tempo, gestire freni idraulici e precarico delle molle delle sospensioni.

Di fatto questa è una evoluzione del sistema di sospensioni elettroniche che, in questo caso coinvolge anche la gestione dei freni e rende il sistema ancora più intelligente ed evoluto. Non sappiamo quando il sistema sarà operativo sulle moto “targa e fanali” ma il fatto che sia stato depositato il brevetto di un sistema che probabilmente è in uso sulle MotoGp ci suggerisce un reale utilizzo in un arco di tempo non troppo lungo.

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